Brescia commovente, ma in semifinale va il Catanzaro: finisce 4-2 al Ceravolo
È stata una serata folle: il Brescia prima s’illude, poi incassa la beffa e saluta i play off. Il Catanzaro piega la squadra di Maran, che fino all’ultimo secondo dei tempi regolamentari era stata in vantaggio, e a un passo dall’impresa. Al Ceravolo finisce 4-2 per i calabresi, cui sono serviti i tempi supplementari per avere ragione di un’avversaria indomita, commovente nella sua voglia di non mollare mai, malgrado le mille difficoltà.
Il match
Maran sa bene che non c’è spazio per i calcoli e dunque accetta il rischio di ricollocare al centro dell’attacco un Moncini acciaccato, ma comunque vitale per lo sviluppo offensivo della sua squadra. L’altro rientro importante è quello di Adorni, che stringe i denti e indossa un tutore alla mano dolorante.
Poi è la solita filastrocca: Dickmann, Cistana e Jallow completano il quadro davanti a Lezzerini, Bisoli e Besaggio affiancano Paghera in mediana, Galazzi e Bianchi sono i due raccordi alle spalle del «Moncio».
La sblocca Galazzi
Il Catanzaro prova ad aggredire subito il Brescia: il Ceravolo ringhia, e con questa colonna sonora Biasci si beve Cistana e chiama Lezzerini al primo intervento in tuffo. Sono passati appena tre minuti, sembra il preludio a una lunga fase di sofferenza. E invece no, perché il Brescia la sblocca alla prima occasione utile, che capita all’ottavo.
Bisoli recupera palla in mediana e se la fa restituire da Besaggio, poi dipinge un gran cross verso il secondo palo: il movimento ad arretrare di Moncini sorprende alle spalle Veroli, ed è il passaggio preliminare alla torre per Galazzi. Per il quale è tutto troppo semplice: tap-in nell’area piccola e 0-1 in avvio.
Pareggio di Iemmello
Il Catanzaro per un po’ accusa il colpo, poi riprende a infilzare. Rigorosamente sulle corsie: in avvio quella più caustica era stata la mancina, poi il vento comincia a soffiare verso l’altro fronte. È da lì che Vandeputte scheggia il legno al 22’, ed è da lì che si sviluppa l’azione del pareggio.
Decisivo il movimento tra le linee di Biasci, che pesca di prima Iemmello: l’attaccante dei calabresi si gira con (troppa) facilità su Adorni e buca Lezzerini, anch’egli un po’ «morbido» nel tentativo di opposizione con i piedi. «Lezze» poi si redime con un gran volo su una sventola da fuori dello stesso Iemmello, ma per il Brescia è fondamentalmente tutto da rifare.
Moncini illude, beffa Donnarumma
Nella ripresa il copione si ripropone quasi identico: il Catanzaro mostra il ghigno feroce, il Brescia assorbe l’urto e infila in ripartenza. E così arriva il nuovo sorpasso: Bianchi scodella in area, Veroli fa la frittata e Moncini infila il tap-in da due metri al 52’.
Da lì in poi è un continuo rimpallo di folate offensive: il Brescia si divora almeno tre occasioni, la più clamorosa con Besaggio che buca egoisticamente la rifinitura per Moncini e calcia in porta dopo un dribbling, sfiorando comunque il tris. Il Catanzaro spinge con ogni mezzo ma non sfonda il muro, fino all’ultimo secondo (letteralmente) del recupero: corner battuto da Petriccione, Oliveri pizzica palla sul primo palo e pesca sul secondo palo Donnarumma, l’artefice della beffa. Da ex.
Brignola e Immello chiudono i conti
Il Brescia dei supplementari è svuotato di energie e rattoppato: Maran è costretto a chiudere con Nuamah punta, complice anche l’infortunio di Bjarnason. Il Catanzaro ne approfitta e affonda, stavolta in modo decisivo: pennellata dalla sinistra di Iemmello e volée vincente di Brignola.
Il Brescia spara anche le ultime cartucce, sfiora il gol con Bisoli, ma alla fine è costretto ad arrendersi anche al 4-2 di Iemmello. Lo fa comunque tra gli applausi della sua gente, e con pieno onore. Il cammino nei play off comincia e finisce qui, ma può essere davvero la base da cui ripartire il prossimo anno.
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