Carraro lancia FeralpiSalò: «Contro il Padova vogliamo vincere»
«Rafforzare il terzo posto è la cosa primaria, ma vogliamo vincere per andare a -5». Federico Carraro, padovano di nascita ed ora faro del gioco della FeralpiSalò, è consapevole dell’importanza della sfida che i verdeblù giocheranno domenica all’Euganeo. «Inutile nasconderlo, non è una partita come tutte le altre. Perché giochiamo in uno stadio molto bello, contro una squadra fortissima. E perché la classifica parla da sola. È una partita, come si suol dire, che si prepara da sola e con un risultato positivo ci potrà dare grande slancio in chiave play off».
Una gara che si gioca in gruppo
Il Padova è secondo a sette punti dal Südtirol capolista, la FeralpiSalò terza ad otto punti: che aria si respira nello spogliatoio gardesano? «La vittoria di domenica contro il Trento ci ha fatto un gran bene, anche perché ci ha consentito di dimenticare la sconfitta di Mantova che davvero non meritavamo. Sto vedendo molto bene i miei compagni di squadra, siamo tutti concentrati perché sappiamo che si tratta di una sfida che è una sorta di spartiacque per la nostra stagione, per come entrare nei play off». Il vostro è un gruppo che è sempre stato molto unito... «Dobbiamo esserlo sempre, ma in particolar modo domenica. Per tornare da Padova con un risultato utile, servrà la grande concentrazione degli undici che scenderanno in campo dall’inizio, di chi l’allenatore inserirà a gara in corso ed anche di chi invece non entrerà. È una gara che si gioca in gruppo, e quello della FeralpiSalò è veramente concentrato sull’obiettivo».
La sfida nella sfida
Secondo il tecnico salodiano Vecchi, però, all’Euganeo ci sarà una sfida nella sfida, ovvero il duello a distanza tra Carraro e il capitano dei padovani, il brasiliano Ronaldo. «Siamo entrambi importanti per le nostre squadre - commenta Carrarto -, anche se giochiamo in posizioni diverse, lui dietro alle punte, io in mezzo al campo. Lui più finalizzatore, io più palleggiatore. Lui sposta gli equilibri in questa categoria, io mi sento importante per questa squadra: dopo un primo anno così così ed un secondo in crescita, ora sto bene e sento la fiducia di tutti». Padovano, cresciuto nel settore giovanile del Padova prima di passare alla Fiorentina («non ho fatto la carriera che speravo, ma a Firenze ho trovato l’amore»), Carraro all’Euganeo avrà una claque personale: «Ho tanti amici che verranno a vedermi giocare, mentre altri saranno impegnati su altri campi. Tutti, però, ci tengono al fatto che io giochi una bella partita». Tra l’altro c’è anche da dimenticare la pesantissima sconfitta di un anno fa: «Noi eravamo incerottati e con tante assenze, loro giocarono bene e segnarono anche dei gol di grande classe». Un motivo in più per puntare al bersaglio grosso, magari con un gol proprio di Carraro, uno che qualche rete l’ha sempre segnata, ma quest’anno è ancora a secco. Almeno per ora...
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato