Caracciolo, il lungo volo dell'Airone a Brescia
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Caracciolo, il lungo volo dell'Airone
Andrea Caracciolo lascia il calcio professionistico, nel quale aveva mosso i primi passi nel 1998, dopo l’esordio nelle giovanili del Milan (1990-1997) squadra di cui l’Airone era tifoso fin da piccolo, lui classe 1981, cresciuto proprio nel Milanese.
Il suo nome si lega inscindibilmente al Brescia Calcio dal momento che con la maglia delle rondinelle ha disputato 418 partite (è il secondo atleta assoluto per numero di presenze nelle fila dei biancoblù) e ha siglato il numero più elevato di gol (179).
Il suo arrivo a Brescia è datato 2001: l’esordio in campo nella massima serie però è del 6 gennaio 2002 quando in panchina c’era un certo Carlo Mazzone. Due mesi più tardi le prime due reti, siglate con una doppietta inflitta al Piacenza al Rigamonti. Saranno le uniche due nella prima stagione da titolare che si chiude con sette presenze. Segue una parentesi al Perugia.
Caracciolo, quando l'Airone volava altrove
Caracciolo, quando l'Airone volava altrove
Caracciolo, quando l'Airone volava altrove
Caracciolo, quando l'Airone volava altrove
Caracciolo, quando l'Airone volava altrove
Ma quel primo anno in maglia biancoblù si rivela l’inizio di una storia ben più lunga. Fra il 2003 e il 2005 è in campo 65 volte andando a rete per 24 in serie A.
Seguono gli anni di Palermo (nel 2005-06 sarà il miglior marcatore rosanero con 11 reti e siglerà due gol anche in Coppa Uefa) e Sampdoria (un’unica rete) e poi un nuovo ritorno: è il 2008, e di lì al 2011 l’Airone disputerà 114 match, andando a rete in media una volta ogni due gare (58 gol). Ma soprattutto con il 2010 sarà tra i fautori della nuova promozione del Brescia in A, con all’attivo 25 marcature.
La stagione al Genoa prima e la parentesi al Novara poi anticipano il terzo ritorno di Caracciolo in terra bresciana, dove è destinata ora a concludersi la sua carriera professionistica.
Per le sei lunghe stagioni che vanno dal 2012 al 2018, nel corso delle quali «il capitano» totalizza 202 gare e 86 reti, divenendo tra l’altro il secondo giocatore della storia a totalizzare 100 reti in serie B con lo stesso club. Il tifo bresciano gli è riconoscente, tanto da inserirlo nel dream team delle rondinelle selezionato online dalle colonne del GdB in un attacco a tre, con Baggio e Possanzini.
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Poi viene il biennio con i leoni del Garda della FeralpiSalò in serie C - 67 partite per 21 reti – e l’ultimo atto con i valgobbini del Lumezzane che milita in Eccellenza.
Dalla sua Caracciolo lascia a 40 anni non senza aver vestito anche la maglia della Nazionale: se con gli azzurrini dell’Under 21 vanta anche il titolo europeo 2004, nella Nazionale maggiore ha disputato due partite, sotto la regia di Lippi e Donadoni, sia pur senza mai segnare.
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