Troppo Venezia per il Brescia: finisce 2-0, decide la doppietta di Tessmann

Al Penzo la versione spigliata del Brescia dura un quarto d’ora. Poi il Venezia accelera, e non c’è più partita: la doppietta di Tessmann firma il 2-0 per i lagunari, ma il punteggio avrebbe potuto essere ancora più pesante per gli uomini di Maran.

Un passo falso che non pregiudica nulla in chiave play off: le rondinelle restano settime, con un margine di vantaggio di due lunghezze sul nono posto.

Il racconto del match

Maran si affida a Mangraviti per tamponare l’assenza pesante di Adorni. È questa l’unica novità di formazione, che per il resto ricalca quella che ha affrontato il Pisa sabato scorso: in attacco Bianchi e Galazzi duettano alle spalle di Moncini.

Nei primi minuti il Brescia riesce a riversare in campo le belle sensazioni di una settimana fa: buon ritmo, manovra fluida, qualche bella trama in attacco. Peccato che questa spirale di belle premesse non produca nemmeno un tiro degno di questo nome. Però l’impressione iniziale è che la squadra di Maran possa sopperire con questo piglio al divario tecnico marcato con il Venezia.

Tessmann sblocca il punteggio

Il vero spartiacque del primo tempo è il palo colpito da Pohjanpalo al 16’, con una girata nell’area piccola in anticipo su Cistana. Da lì è un crescendo continuo dei lagunari, che fanno ruggire il motore e azzannano con la ferocia della grande squadra. Il punteggio si sblocca al 20’: Lezzerini respinge con i pugni un corner battuto dalla sinistra, e Tessmann lo trafigge con una volée che si stampa all’angolino.

Otto minuti più tardi arriverebbe anche il raddoppio, su una topica di Lezzerini dopo un colpo di testa innocuo di Sverko. Il replay chiarisce però la dinamica: è Idzes, con una spinta, a far perdere l’equilibrio al portiere delle rondinelle, e dunque a fargli scivolare il pallone dalle mani. Il Var lo segnala all’arbitro Baroni, per il quale non si rende necessaria nemmeno la tappa a bordocampo per l’on field review: il gol non è convalidato, si resta sull’1-0 per il Venezia. Che dopo oltre 20 minuti di controllo rischia su una giocata di Moncini, bravo a sverniciare Svoboda e a eludere Idzes con un sombrero: poco prima che l’ex Spal possa concludere, però, Joronen è bravo a metterci una pezza.

Il Venezia domina

Nella ripresa la differenza di passo tra le due squadre si accentua, anziché assottigliarsi come sperava Maran. E il Venezia mette in fila una serie di errori sottoporta da mani dei capelli. Lezzerini ci mette del suo con un gran volo su un colpo di testa di Ellertsson, che poco dopo calcia sull’esterno della rete da buona posizione.

Negli ultimi minuti il Brescia, sin lì suonato come un pugile, sembra poterne approfittare: Moncini regala un altro pezzo di bravura, colpendo in rovesciata su una sponda aerea di Dickmann, e il pallone sfiora il montante alto. Poco dopo Jallow fa squillare un destro potente, controllato in due tempi (e con il brivido) da Joronen.

Al 90’, però, il Venezia raccoglie il meritato raddoppio. Ancora una volta su corner: è di nuovo Tessmann, nell’area piccola, a timbrare con il piattone, dopo la spizzata sul primo palo di Lella. Gioco, partita e incontro per gli uomini di Vanoli, che dominano e raccolgono tre punti meritatissimi.