Calcio

Brescia-Perugia a confronto: umbri superiori nei dati offensivi, ma c'è un paradosso

La squadra di Castori ha un indice di gol attesi superiore al Brescia, ma le due squadre hanno all’attivo lo stesso numero di reti
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AA

Siamo di nuovo allo scontro di filosofie. Perugia-Brescia è una sfida tra due squadre che, nei dati (messi a disposizione da Kama Sport) e nell’impostazione tattica, hanno ben pochi punti di convergenza. Una delle contrapposizioni più nette è quella che riguarda il possesso palla: 43.37% quello medio degli umbri, 50.79% quello del Brescia.

Forbice che s’assottiglia in quello offensivo (35.79% contro 37.29%). A marcare ulteriormente il contrasto è la percentuale di passaggi riusciti della squadra di Castori: 71.41%, la peggiore in tutta la B. Il Brescia, con il suo 80.61%, è in linea (di poco superiore, per l’esattezza) con la media del campionato. Il Perugia cede l’iniziativa all’avversario, provando ad infilzarlo con un pensiero ben più verticale dei biancazzurri, che al contrario gestiscono molto di più la sfera ma faticano a trovare una sintesi nell’ultimo segmento di campo.

Frequenza d'occasioni agli antipodi

C’è un dato che più di ogni altro inquadra questo contrasto: il Perugia ha una frequenza d’occasioni (tempo medio di possesso palla per creare una chance da rete) di 4 minuti e 4 secondi. Più rapido dei biancorossi a generare i presupposti per far male, in serie B, c’è solo il Como. Il Brescia staziona sul versante opposto, in ultima posizione, con i suoi 7 minuti e un secondo. Gli umbri primeggiano in cadetteria anche nel parametro dei palloni giocati in avanti (56.07%), con il Brescia fermo al 46.55%, e giocano molte più palle in area avversaria (18.36 di media a partita contro le 13.95 delle rondinelle). Il Perugia, nel complesso, ha dati offensivi superiori: tira di più (11.41 conclusioni a partita contro 10.82), effettua più passaggi chiave (2.91 a 1.82), ha un indice di gol attesi migliore (1.30 a 1.06). Eppure, le due squadre hanno segnato lo stesso numero di reti (21, peggio hanno fatto solo Cittadella, Benevento e Cosenza). A colmare la distanza tra i diversi indicatori sulla pericolosità offensiva delle due formazioni e il dato concreto dei gol è la percentuale realizzativa sul totale dei tiri del Brescia (8.82%), superiore a quella del Perugia (7.97%).

Meno occasioni concesse, ma più gol subiti

Discorso molto simile, ma a ruoli invertiti, per quel che concerne la fase difensiva. Il Brescia subisce in media leggermente meno tiri (12.23 a 12.50) e meno occasioni (5.09 a 5.36, soltanto la Spal concede più della squadra di Castori), ma ha subito due reti in più. Le ragioni sono molteplici, una di queste è certamente il fattore portiere: il biancorosso Gori ha sin qui fatto registrare una percentuale di parate del 71.57%, il duo Lezzerini-Andrenacci si è «fermato» al 68.04%. C’è ovviamente dell’altro, riconducibile soprattutto all’abilità superiore di interferire nella costruzione avversaria del Perugia, che rispetto al Brescia vince più duelli (50.14% a 49.62%), intercetta più palloni (56.50-54.27 a partita) e ne recupera di più in tutta la B (1227, contro i 1061 dei ragazzi di Clotet).

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