Brescia, migliorano la produzione offensiva e l'atteggiamento: segnali di crescita con la Reggina
Il Brescia ci ha preso gusto. Due gol su palla inattiva per decidere la gara contro la Reggina: pura sublimazione del Gastaldello pensiero.
Da quando il tecnico ha invocato maggiore efficacia nelle situazioni da fermo i suoi l’hanno preso in parola: i gol su piazzato sono stati ben cinque, nelle ultime sei giornate di campionato. Più di quanti ne fossero stati accumulati nelle ventotto precedenti. Segnali di una squadra che ci crede e si riconosce nei diktat del suo allenatore. Non solo: li processa rapidamente, incamerandoli e distillandoli alla bisogna. Quello delle palle inattive è l’esempio più lampante, ma il concetto è universale: il Brescia attacca meglio, con maggiore convinzione e praticità, e difende con più compattezza.
Brescia più preciso nelle conclusioni
C’è stata una fase, con Gastaldello, nella quale a un oggettivo miglioramento dei dati sulla produzione offensiva non corrispondeva un’adeguata efficacia (in termini proporzionali) sottoporta. In soldoni: crescevano le occasioni, non i gol. Ebbene, il Brescia delle ultime gare ha levigato anche questo spigolo.
La vittoria con la Reggina è maturata in un contesto nel quale è stato l’avversario, nel computo totale, a concludere di più (18 tentativi a 11, fonte Kama Sport). Proprio come a Ferrara. Ed esattamente come contro la Spal i tiri verso lo specchio si sono equivalsi: 5 a 5. Così come le occasioni da gol, 19 a testa. Ciò significa che il Brescia ha tirato meno, ma con più precisione. Va da sé la percentuale di chance concretizzate dalle rondinelle (10.53%) superi di gran lunga quella calabrese (5.26%).
Altrettanto esemplificativo il dato relativo alle reti sulle conclusioni totali: i biancazzurri hanno tramutato in gol il 18.18% dei tiri, gli amaranto appena il 5.56%.
Atteggiamento e super Andrenacci
Al di là di una fase offensiva più acuminata e a fuoco, è nell’atteggiamento che il Brescia ha compiuto i progressi più preziosi e inaspettati. Al Granillo è stato padrone del campo per oltre un tempo, e solo nel finale ha subito il ritorno della Reggina, senza sgualcirsi o perdere le distanze. Certo, c’è voluto anche il miglior Andrenacci della stagione per eludere il rischio di incassare un pareggio che avrebbe avuto il sapore acre della beffa: Lorenzo ha effettuato in tutto 4 interventi, di cui due – quelli su Fabbian e Pierozzi – dal peso inestimabile.
I rischi corsi non tolgono però valore ai meriti della squadra, che ha vinto più duelli (63 a 54) e più contrasti (15 a 11) rispetto alla Reggina. Più reattività, più cattiveria, più fame. È soprattutto così che ci si salva. Con il Cosenza servirà innanzitutto quest’indole per cercare di fare risultato.
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