Calcio

Brescia, Maran: «Vittoria che abbiamo fatto sembrare facile»

Sul dato spettatori: «Questa squadra merita di più». In sala stampa anche Juric, autore di una doppietta: «La B è più difficile del campionato croato. E che spettacolo i tifosi»
Il saluto di Rolando Maran ai tifosi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il saluto di Rolando Maran ai tifosi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Quattro gol, un dominio totale, un risultato che poteva essere ancor più ampio. Tutto facile, no? «All’apparenza sì, ma se lo sostenessimo non daremmo il giusto valore alla prestazione di questa squadra». Rolando Maran è serafico dopo il poker al Frosinone. Alla vigilia aveva parlato di un «atteggiamento straordinario» dei suoi in allenamento. Lui, di conseguenza, è il meno sorpreso di tutti: «Avevo chiesto loro di tirare fuori quell’anima anche in partita: quando lo facciamo, ci riescono grandi cose».

L’esempio che più corrobora questa tesi è Juric, oggi autore di una doppietta: «Già in tempi non sospetti, a chi mi chiedeva cosa pensassi di lui, rispondevo che mi trasmetteva buonissime impressioni. È arrivato qui con il giusto atteggiamento, e ha capito che serve prima di tutto sacrificarsi».

Chiosa finale sulla cornice di pubblico, di poco superiore alle 5.700 unità: «Questa squadra merita di più. Noi diamo il massimo, anche per premiare l’attaccamento di chi c’è sempre. Ma sarebbe bello se questo coinvolgimento portasse allo stadio più persone».

L’uomo del match

L'esultanza di Juric dopo il gol - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza di Juric dopo il gol - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it

«Scusate se il mio inglese non è perfetto…». Ante Juric ha appena segnato una doppietta, ma sfoggia un sorriso timido e tanta umiltà, quella incensata pochi istanti prima da Maran: «Non mi era mai capitato di giocare in una squadra con così tanti ultras, è stato incredibile».

Per lui è la prima doppietta da professionista in carriera: «Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza i miei compagni, che mi hanno accolto alla grande, sin dal primo giorno. La serie B è un campionato tosto, più difficile della prima divisione croata. Devo dare il massimo, in allenamento e in partita, per continuare a migliorare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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