Calcio

Brescia, Maran: «Nelle ultime due gare abbiamo avuto meno di quel che avremmo meritato»

Fabrizio Zanolini
Il tecnico delle rondinelle dopo il pareggio contro il Catanzaro e un rigore negato.
Rolando Maran dopo Brescia-Catanzaro
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Un punto tra Parma e Catanzaro, ma con il campo che ha detto che il Brescia, in questi ultimi 180’, ne avrebbe meritato tre in più. «Sì, lo penso anch’io - afferma deciso Rolly Maran - Ma oggi abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra complicata da affrontare. Però - rimugina il tecnico del Brescia - non capisco più come funzioni…». Chiaro il riferimento al rigore negato sullo 0-0: «Se analizziamo il rigore subìto ad Ascoli e quanto successo oggi, non trovo davvero il nesso di come due valutazioni siano così diverse. Non mi capacito, ripensando poi pure alla gomitata presa da Moncini con la Reggiana: avremmo forse un’altra classifica, e questo mi scoccia un po’».

Tornando al match: «Siamo entrati nella ripresa convinti che avremmo potuto ribaltarla come all’andata: ci è riuscito solo a metà… Peccato, usciamo dalle ultime due partite con meno di quanto avremmo meritato, ma con la consapevolezza di essere squadra. La sosta? Avrei preferito giocare perché ho visto una squadra ‘mentalizzata’ e questi sono aspetti importanti in un finale di campionato».

Il ritorno di Andrea Cistana

Il ritorno di Andrea Cistana nella gara contro il Catanzaro

Due mesi dopo, Andrea Cistana ha ritrovato il campo e anche la virtuale fascia di vice capitano: «Sono contento per questo ritorno e che si sia risolto il nodo contratto. Ora la testa è solo e soltanto sul campo». Sul gol di Biasci: «Mi ha attaccato alle spalle ed ha saltato davanti a me, non dandomi il tempo d’intervenire». Poi, sul rigore negato, fa spallucce: «Non mi piace fare il piagnone, ma visto quanto successo ad Ascoli, era doveroso dare anche questo. Veniamo da un filotto di buone partite: abbiamo incontrato tre delle prime e il fatto di essercela giocata, ci fa capire le nostre qualità e che possiamo giocarcela con tutte. Ora cerchiamo di archiviare la pratica salvezza e il destino vuole che lo possiamo fare proprio a Cosenza; poi, una volta fatto questo, vediamo cosa possiamo fare…».

Sul suo ruolo più decentrato sulla destra, afferma: «Adesso sono più ‘braccetto’ rispetto a prima. Ero spesso avanti? Beh, c’erano spazi sugli esterni perché loro stringevano e allora ho cercato d’infilarmi lì, sfruttando le mie caratteristiche».

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