Brescia, le pagelle: Pajac croce e delizia, Tramoni il migliore

Léris, Bajic e Ayé non pungono, Sabelli e Bisoli concreti, Tramoni autore del gol che ha fatto sognare per alcuni minuti i tifosi biancoblù il migliore in campo. Ecco le valutazioni delle rondinelle per la performance mostrata in campo durante Brescia-Spal, nelle pagelle di giornata.
6 - Jesse Joronen
Latte Lath lo fucila di testa, con la difesa mal posizionata, e il gol costa carissimo. La responsabilità diretta è comunque di Pajac, più che del portiere.
6.5 - Stefano Sabelli
Il suo moto è perpetuo, ed è calamita del gioco nell’interplay con Bisoli (vecchia scuola...). È scaltro a far ammonire Finotto. Più in generale, al di là delle qualità atletiche e tecniche, non bisognerebbe mai dimenticarsi di quanto sia importante avere in campo giocatori «arrabbiati col mondo», come lui. Dal 36’ st Fran Karacic (Sv).
6 - Andrea Cistana
Dalle sue parti c’è Finotto, ma ci sono pure i tagli di Mancosu da sorvegliare, quando il trequartista prova a guizzare via dalla sorveglianza di Van de Looi. Nel gioco che propone Corini è necessario saper accettare anche situazioni in cui gli avversari ripartono con vantaggio. Per il centrale bresciano non è mai stato un problema.
6 - Davide Adorni
Prezioso in chiusura sulle palle aeree. La sua veemenza quando cerca di rendersi altrettanto utile nelle medesime situazioni, ma in attacco, gli costa un giallo. Nella ripresa va però anche molto vicino alla rete. Prova ruvida, ma solida.
5 - Marko Pajac
Inizia pimpante, prova ad arroventare l’area avversaria con i suoi soliti cross. La giocata della casa, col passare dei minuti, perde di qualità. Ma l’esterno recupera pericolosità con suggerimenti per linee vericali. È invece un passaggio, ottimo, in orizzontale, quello che scatena Tramoni. Ma se la stagione del Brescia non sfrutta l’onda buona nel giorno più favorevole è anche perché lui si fa malamente rubare il tempo da Latte Lath. E, tra i gol subiti in stagione, quello dell’ivoriano potrebbe risultare il peggiore.
6.5 - Dimitri Bisoli
Celia prova a stare alto, così il capitano deve preoccuparsi anche di schermare sul terzino estense. Mette a frutto la convinzione in fase di rifinitura servendo due palloni d’oro in pochi minuti, nel primo tempo, ad Ayé e Léris. Non solo quantità, dunque, ma anche qualità. Abbinate al solito spirito.
5.5 - Tom Van de Looi
Uno dei suoi compiti primari è prendere Mancosu che si muove tra le linee. Se in fase di copertura è apprezzabile, con il pallone tra i piedi è come quando, alla guida, si inserisce il Gpl al posto della benzina: l’auto è più verde, ma risponde meno ai comandi. Dal 29’ st Valon Behrami (5.5), che non incide.
6 - Massimiliano Bertagnoli
Di questi tempi non gioca moltissimo, ma è raro che deluda. Cerca di offrire ordine e gamba in una partita che vive anche di vari momenti di caos. Dal 29’ st Filip Jagiello (6), che ha un buon impatto e mette piede nell’azione del gol.
5 - Mehdi Léris
Getta via un paio di buone occasioni e, al netto di qualche spunto, non funziona, specie quando riceve spalle alla porta. Si accende meglio quando il bersaglio, sebbene distante, è di fronte. Ma, giostrando dietro alle punte, deve sapersi muovere a 360 gradi. Ancora una volta, quindi, troppo poco. Esce al 15’ della ripresa, sostituito da Tramoni (vedi sotto).
5.5 - Riad Bajic
All’inizio pare appesantito. È in ritardo sulle palle alte. E, pur essendo potenzialmente pericoloso con il cuoio tra i piedi, risulta fumoso. Cresce un po’ alla distanza, ma non è mai a pieno regime.
5 - Florian Ayé
La cura per un attaccante è sempre il gol. La «sua» cura sarebbe un gol, liberatorio. Che non arriva. E allora è un po’ come il gatto che si morde la coda. Al momento, è proprio il lontano parente della punta velenosa che fu lo scorso anno. Il tempo per rifarsi è poco, ma c’è ancora. Dal 15’ st Stefano Moreo (6), che da subito genera più massa critica in attacco e, sebbene non spacchi il mondo, dà l’impressione di poter fungere da minaccia reale per la retroguardia ospite.
7.5 - Mattéo Tramoni
Entra al quarto d’ora della ripresa ed entra bene. Perché, fino a quel momento, gli interpreti del reparto avanzato delle rondinelle avevano mostrato poco coraggio e non molta convinzione nelle giocate negli ultimi 25 metri. Mentre la sfrontatezza del corso ha l’effetto di una ventata d’aria fresca. Così come, ovviamente, la sgasata e la stoccata in occasione del gol che dà al Brescia la sensazione che la stagione possa veramente cambiare, lì e ora. Peccato...
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