Brescia, la grande marcia verso la serie B è sempre più convinta
La marcia verso la riammissione in serie B da parte del Brescia è sempre più convinta. E, nonostante le «azioni di disturbo» esterne, sempre più costellata di certezze di poter arrivare al lieto fine. Negli uffici di via Solferino in verità, questa convinzione ce l’hanno si dalla notte tra il 20 e il 21 giugno, quando presero a circolare le prime indiscrezione sulle irregolarità «burocratiche» del Lecco e forti di riscontri circa le mancanze «economiche» da parte della Reggina.
Poi, è stata un’escalation di prese di posizione pro Lecco con la volontà «politica» sempre più chiara di salvare in qualche modo il club di Di Nunno dalle proprie ingenuità (che però non è da escludere possano essersi mischiate ad alcuni pasticci all’interno di qualche palazzo delle istituzioni). Il tutto mentre man mano sono cresciute le posizioni piene di dubbi nei confronti di una Reggina che oltre a non aver pagato per tempo i 757.000 euro a stralcio del debito con l’erario, potrebbe non aver saldato altre pendenze.
L’intervento
«Fantasia la serie B a 21 squadre»
Sull’ipotesi, che ancora resiste tra molti addetti ai lavori e soprattutto tra molti giuristi esperti di diritto sportivo, di una serie B a 21 Gravina è lapidario: «Ipotesi di pura fantasia, a mano che non la imponga il giudice». Ma è tutto da vedere come se ne uscirà. Perché la volontà di salvare il Lecco si scontrerà poi con la necessità di dover motivare l’ammissione al campionato di serie B nonostante il ritardo (il Brescia ha la certezza granitica che questo ritardo sia avvenuto e sarà di conseguenza riscontrato) nella presentazione di alcuni documenti (quelli all’utilizzo del campo da gioco del Padova). Nelle Noif si fa più volte riferimento alla perentorietà dei termini. Lo scorso anno tra l’altro il collegio di garanzia dello sport diede torto al Campobasso proprio in relazione a un ricorso per la ritardata presentazione dei documenti richiesti per l’iscrizione alla serie C.
Insomma, esiste una giurisprudenza. E chiunque dovesse fare ricorso, se appunto sarà riscontrato l’effettivo ritardo del Lecco, ha buone probabilità di vittoria. La vicenda Lecco, visto che appunto sono sempre più precise e concordanti le indiscrezioni relative a una Reggina in odore di esclusione, dovrebbe riguardare più il Perugia che il Brescia. Il cui ricorso contro la mancata iscrizione in serie B verrà discusso oggi alle 18 dal collegio di garanzia del Coni. Ma si tratta soltanto di un «pro forma» perché è un ricorso che non ha possibilità di essere accolto (il Brescia è retrocesso e dunque non aveva titolo per domandare l’iscrizione alla serie B): la mossa del Brescia semplicemente è inserita nel contesto di una strategia legale molto articolata.
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