Calcio

Brescia, innanzitutto uscite: anche titolari con valigia in mano

Sfoltire la rosa è prioritario e le prime valutazioni riguardano giocatori a scadenza, come a esempio Chancellor e Mateju
Attesi da giorni caldi: Massimo Cellino e Francesco Marroccu - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Attesi da giorni caldi: Massimo Cellino e Francesco Marroccu - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Le vacanze sono vacanze per tutti: giocatori, staff, dirigenza e presidente del Brescia. Ma tranne che per Bisoli e compagni, per tutti gli altri, si tratta di vacanze-studio. In vista del mercato, le gare rinviate contro la Reggina (che ha tra l’altro comunicato di avere tre positivi nel gruppo squadra) e contro la Ternana, avrebbero dovuto rappresentare gli ultimi due esami per alcuni giocatori oggetto di valutazione e per capire le «definitive» opinioni - attraverso l’impiego o non impiego - di Inzaghi su altri invece, per causa di forza maggiore, le somme vanno tirate sulla base di quanto osservato e questi giorni, fino alla fine del mese, serviranno al terzetto Cellino-Marroccu-Inzaghi per ultimare le rispettive riflessioni da mettere a confronto per capire come agire sul mercato.

Dopo la tempesta

Dopo gli scossoni di una settimana fa per via di alcune indiscrezioni che avevano minato la stabilità della posizione di Inzaghi, in casa Brescia una certa calma sancita anche da alcune dichiarazioni di Cellino («con me sono sempre tutti in discussione perché sentirsi in discussione aiuta a crescere, ma voglio vincere con Pippo) è tornata. Ma è chiaro che anche come si svilupperà il mercato e la sintonia o meno sulle idee rappresenterà un altro bel banco di prova.

Intanto, a prescindere da tutto, come evidenziato nei giorni scorsi anche dal responsabile dell’area tecnica Francesco Marroccu, è essenziale sfinare una rosa che conta 28 petali. Se non ci saranno delle partenze, diventerà impossibile aggiungere. Quindi, priorità alle uscite delle quali le entrate saranno solo una conseguenza. Ma chi sono gli indiziati a partire?

I nomi

Occorre dare un’occhiata sia tra chi non è mai stato impiegato, o lo è stato molto poco, perché non considerato funzionale, ma anche tra i titolari. Tra i titolari? Possibile? Sì, perché non sono pochi i giocatori a scadenza che sono arrivati fino a qui senza che gli sia stato proposto un rinnovo o senza che sia stata trovata un’intesa. E siccome chi è a scadenza tra pochi giorni potrà firmare per chi vuole, è chiaro che chi non ha rinnovato per un motivo o per l’altro i propri voti con il Brescia, non rientra nei piani.

Tra questi, ci sono Jhon Chancellor (una trattativa c’è stata, ma non è andata a buon fine) e Ales Mateju (che col suo «a gennaio vedremo cosa succederà» pronunciato qualche giorno fa qualcosa ha lasciato intuire). Occorrerà poi capire che fare con Andrea Papetti, ma anche con Fran Karacic e Matthieu Huard per capire se e come dare man forte al reparto. Nel reparto arretrato, ma tra i ranghi dei portieri, in partenza c’è Oscar Linner che tra l’altro qualche settimana fa non ha mancato di rappresentare il proprio malcontento via social. Chi ha la valigia in mano anche Nikolas Spalek che dopo il decisivo exploit con la Cremonese è presto tornato tra i ranghi.

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In mezzo al campo, in odore di partenza è anche Michele Cavion che non ha risposto alle aspettative (era arrivato per fare il titolare, è stato impiegato pochissimo e non appare più quel bel giocatore che avevamo negli occhi) e una decisione andrà presa su Jacub Labojko. Quanto Ndoj, a scadenza, l’idea è di tentare il «o la va o la spacca»: sta meglio e prima di rinunciare a lui si vorrebbe capire se può dare ancora qualcosa o meno.

Chi invece appare destinato a scalare le gerarchie in mezzo è Lorenzo Andreoli (mentre l’altro giovane, Capoferri, verrà girato in C ): il rammarico è di non averlo visto in azione di più oltre allo spezzone con il Cittadella e di non averlo potuto pesare con più cognizione di causa ma l’idea di massima sembra quella di provare a lanciarlo mettendolo in concorrenza con Van de Looi che potrebbe anche esser provato da mezz’ala

E a proposito, se il reparto di mezzo si riuscirà a razionalizzarlo, una mezz’ala-play d’esperienza sarebbe l’obiettivo principale. E davanti? Inzaghi ha detto che di un attaccante da 20 gol non ha bisogno, ma la storia dei campionati di serie B dice che in A va chi ha il classico attaccante cecchino e valutazioni verranno fatte. L’importante sarà la sintonia (anche sul modulo fin qui molto fluido sul quale lavorare) e una decisione condivisa sulla strada da prendere: la serie A dipende da cosa faranno le altre squadre nel mercato di gennaio e da cosa farà il Brescia per migliorare una rosa che va migliorata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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