Calcio

Brescia, il giorno del giudizio: la serie B passa dal Consiglio federale

Appuntamento a Roma, in bilico ci sono sempre le posizioni sia della Reggina sia del Lecco
Il Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il giorno del giudizio. Ore 10, appuntamento a Roma per il Consiglio federale. Che stabilirà quali squadre saranno ammesse alla serie B 2023/2024. Decisione attesa per l’ora di pranzo o nel primo pomeriggio, a meno che non vi siano discussioni ad allungare i tempi. Fiato sospeso a Brescia come a Lecco, a Reggio Calabria come a Perugia. Per capire se la strada tracciata dalla Covisoc una settimana fa (niente licenza nazionale per calabresi e bluceleste) verrà confermata, o se eventuali nuovi rilievi che potrebbero arrivare dalla Commissione di vigilanza cambieranno le carte in tavola.

Il Consiglio federale metterà una prima pietra, bella pesante, ma non sarà l’ultima. Qualcuno resterà escluso e si rivolgerà al Collegio di garanzia del Coni, ultimo step in ambito sportivo. Poi si andrà lungo il binario della giustizia ordinaria: a inizio di agosto il Tar, fine agosto per il Consiglio di Stato. In mezzo, nel fine settimana del 18-20, l’inizio della serie B. Che potrebbe slittare? Sì. Che potrebbe alla fine vedere al via più di 20 squadre? La risposta è sempre sì.

Passo indietro

Giovedì è stato il giorno in cui la Covisoc ha valutato i ricorsi presentati da Reggina e Lecco per le rispettive esclusioni dalla serie B e in cui ha inviato i nuovi (o vecchi) rilievi al Consiglio federale, che di fatto su quelli prenderà oggi una decisione. A muovere le acque è stata soprattutto la società calabrese, che mercoledì insieme al ricorso alla Covisoc ha «sbandierato» l’F24 con il pagamento delle pendenze all’Erario (circa 760mila euro) e ieri ha emesso un nuovo comunicato dicendo che è a un passo la cessione del 100% delle quote alla società inglese Guild Capital con sede a Londra che, si legge testualmente, è «costituita da una rete di gestori patrimoniali specializzati, consulenti, sponsor tecnologici e imprenditori che operano soprattutto nel campo degli investimenti». Con il closing che di fatto è legato a doppio filo all’ammissione in serie B.

Un modo per agitare le acque, spostare l’attenzione, provare a far vedere che qualcosa a Reggio Calabria si sta muovendo. Ma tutto ciò dovrebbe, meglio usare il condizionale, avere impatto zero sia agli occhi della Covisoc sia a quelli del Consiglio federale. Perché, come tra l’altro ricordato anche dal presidente federale Gabriele Gravina nei giorni scorsi, esiste la «perentorietrà dei termini» e su questo punto il Brescia Calcio ha fatto pressione. Una perentorietà dei termini, che si parli di iscrizione corretta o di pagamenti, fissata al 20 giugno.

Ecco perché un F24 prodotto a inizio luglio, le voci di un passaggio di società, o l’assenza di un documento che attesti lo stadio per le partite casalinghe, teoricamente non possono bastare per cambiare quanto deciso una settimana fa dalla Covisoc, la quale peraltro ha analizzato i ricorsi su quanto era stato già prodotto da Reggina e Lecco, non essendo ammesse ulteriori carte.

C’è poi una curiosità che riguarda la Guild Capital del dottor Marco Quaranta, in pole per l’acquisizione della Reggina: la società in realtà non opera a Londra, ma a una quarantina di chilometri dalla capitale. Dalle carte ufficiali del bilancio rintracciabili su siti inglesi, ha sede in uno spazio di lavoro condiviso e conterebbe di fatto tre membri, uno dei quali lo stesso Quaranta. Dimostrerà forse di essere la società più solida al mondo, ma ovvio che qualche dubbio sul fatto che possa mettersi a capo di un sodalizio di serie B viene.

Ago della bilancia

Il Brescia però deve restare con le antenne tese su Roma più che sul resto, anche perché soprattutto negli ultimi giorni quella che vede coinvolti Brescia, Reggina, Lecco e Perugia si è trasformata sempre di più in battaglia politica, con forze a spingere dall’una e dall’altra parte. Il calcio d’altronde vive di tifo, di campanilismo, ma in special modo (purtroppo, viene da dire) di interessi. Ago della bilancia in consiglio federale, sarà molto probabilmente il presidente federale Gravina, il quale partendo da quanto verrà suggerito dalla Covisoc detterà poi la linea. Ed il Brescia spera di tirare un sospiro di sollievo.

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