Calcio

Brescia, i pit stop in questa stagione hanno portato risultati

Nelle cinque partite dopo la sosta totalizzati tre successi, di cui col Vicenza avversario domenica
Doppietta messa a segno da Bertagnoli al Menti -  Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Doppietta messa a segno da Bertagnoli al Menti - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Ripartire, in tutti i sensi. Da una nuova «vecchia» gestione tecnica e dopo una sosta che, al netto dell’assenza di tre nazionali (Joronen, Karacic e Papetti), ha consentito a Corini di effettuare le prime prove generali di quello che dovrà essere l’impianto tattico della sua squadra, in un rush finale da vivere tutto d’un fiato, senza rimpianti. Una marcia che avrà nel match interno di domenica contro il Vicenza la sua prima tappa, partita che il Brescia affronterà con la contezza di aver spesso fatto bene al rientro dai «break».

I dati 

Partiamo dal macrodato: su cinque riprese dopo le soste, contando anche quella natalizia, le rondinelle hanno collezionato tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Uno score tutto sommato soddisfacente, e inaugurato da un bel blitz esterno ad Alessandria. Era la terza giornata del campionato, l’alba dell’era Inzaghi: in quella trasferta le rondinelle infilarono il terzo successo consecutivo, chiudendo un trittico da nove punti che instradò come meglio non si poteva il campionato dei biancazzurri: a confezionarlo furono le reti di Jagiello, Léris e Palacio, che fecero da contraltare al vano sigillo di Corazza.

L’unico capitombolo di questa serie risale invece a ottobre, contro un Perugia cui bastò un calcio di rigore di De Luca per regolare l’avversario. Uno scivolone reso ancor più indigesto dal fatto che prima delle due settimane di pausa si fosse materializzato il primo ko stagionale contro uno spigliatissimo Como. Fu il passaggio più critico, perché a novembre giunse un’altra vittoria, questa volta sul Vicenza – domenica sarà dunque un déjà-vu -, che sigillò il primato in classifica. Anche in questo caso furono tre le reti bresciane, firmate da Palacio (ancora lui), e da Bertagnoli, mattatore con una doppietta. Curiosità: il gol della bandiera vicentino fu siglato da Proia, che vivrà il ritorno dall’altra parte della barricata.

Il fattore trasferta

La speranza è che la storia possa ripetersi, anche se un «remake» completo è da escludere a priori: quattro mesi fa, infatti, la sosta fu preceduta da una vittoria di misura contro il Pordenone, che due settimane fa ha invece imposto alle rondinelle il pari costato la panchina a Inzaghi. Bottino pieno anche a Reggio Calabria, nella prima del 2022 risolta dal rientro da titolare in grande stile di Florian Ayé, e infine un deludente 0-0 a Cosenza a completare il dato in esame: quel risultato determinò poi il primo «esonero-non esonero» di Inzaghi. Il denominatore comune di queste cinque ripartenze? Il Brescia le ha giocate tutte in trasferta. Questa volta sarà invece il Rigamonti, pronto a riaccogliere il figliol prodigo Corini, a fare da cornice alla sfida. Se ripartire con un’altra frequenza di passo è un’urgenza, il ruggito del tifo biancazzurro può e deve essere un alleato decisivo nel nuovo solco che il neo tecnico intende tracciare. E che non può prescindere da un’unità d’intenti orientata verso il sogno che si chiama serie A.

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