Calcio

Brescia e Modena a confronto: difese vulnerabili, attacchi agli antipodi

Si affrontano due delle difese che hanno subito più reti in B, ma anche uno degli attacchi più prolifici e quello «incerottato» delle rondinelle
I giocatori del Brescia dopo la sconfitta con Perugia - Foto Pagliaricci/New Reporter © www.giornaledibrescia.it
I giocatori del Brescia dopo la sconfitta con Perugia - Foto Pagliaricci/New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Il Brescia riparte da zero. Per l’ennesima volta in questa stagione, con l’augurio di aver imboccato (finalmente) il sentiero giusto. Al Rigamonti, questo sabato (fischio d’inizio ore 14), arriverà un Modena in salute, reduce da un bel successo (2-0) sul Cagliari di Ranieri. La gara è poi finita sub iudice per la mancata espulsione di Zappa, ammonito per due volte dal direttore di gara, ma il campo ha emesso un verdetto netto. Davide Possanzini, al debutto da allenatore delle rondinelle, è chiamato a rimettere insieme i cocci di una squadra in caduta libera nei risultati e nei dati (forniti, come di consueto, da Kama Sport). In tutti, tranne uno: quello relativo ai dribbling, nei quali il Brescia è sorprendentemente in crescita. Pur restando penultima nella media complessiva del campionato (9.35 a partita), la squadra ereditata da «Re David» viaggia sopra questa soglia da inizio 2023: anche nel tracollo di Perugia sono stati messi a referto 13 dribbling riusciti, di cui 6 (più della metà) ad opera di Pablo Rodriguez, che sta confermando in pieno l’etichetta con la quale si era presentato a Torbole qualche settimana fa. Chissà che questa quota d’imprevedibilità, a oggi completamente isolata, non fornisca uno spunto dal quale ripartire.

Difese vulnerabili a confronto

Difensivamente Brescia e Modena si equivalgono. A Perugia s’è raschiato il fondo, e con i quattro gol incassati i biancazzurri sono diventati la peggior difesa del torneo insieme al Cosenza (35 reti incassate). Non hanno fatto particolarmente meglio i gialloblù, che di gol ne hanno subiti 32 (quintultimo dato peggiore del torneo).

Il Brescia concede qualcosa in più in termini di occasioni (5.3 a 5.04 a partita), mentre la media dei tiri scoccati dagli avversari, di fatto, si equivale: 12.43 per le rondinelle, 12.26 per gli emiliani. I biancazzurri vincono più duelli (58.04 a gara contro 56.87) e più contrasti (7.65 a 6.39), Modena che invece svernicia la controparte nel dato sui palloni recuperati a match: 50.43, due in più del Brescia. Gap quasi impercettibile che si amplifica considerevolmente tra i pali: la percentuale di parate sul totale dei tiri subiti di Lezzerini e Andrenacci è del 66.98%, Gagno occupa invece la quarta posizione (a fronte della quartultima dei due colleghi) con il 74.17% di interventi riusciti.

Differenza enorme tra i due attacchi

Confronto che non regge traslando sul piano offensivo. Il Modena ha il terzo miglior attacco della B con 34 reti all’attivo, il Brescia è diciottesimo con 21 marcature. Tra le due squadre c’è un abisso: il Modena tira di più in assoluto (12.26 conclusioni a gara contro 10.57) e in porta (4.39 a 3.65), effettua più passaggi chiave (2.65 a 1.83), gioca più palloni nell’area avversaria (18.43 a 13.57), produce più occasioni da gol (5.43 a 3.57) e ha un indice di gol attesi migliore (1.38, contro l’1.04 del Brescia). La squadra di Tesser impiega 4 minuti e 28 secondi di possesso a produrre un pericolo per l’avversario, i biancazzurri quasi il doppio (7 minuti e un secondo). Attenzione particolare alla minaccia aerea: i gialloblù sono secondi in cadetteria per gol siglati di testa (8) e su palla inattiva (8). Non una notizia rassicurante per chi, come il Brescia, viene da una gara in cui è stato infilzato per ben due volte su corner.

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