Calcio

Brescia e la riammissione in serie B, ora al più presto va disegnato il futuro

Tutti i passaggi della vicenda dall'inizio fino ad adesso: cosa aspetta ora la società di Massimo Cellino
Massimo Cellino - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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L’ultimissima parola spetterà al Collegio di garanzia del Coni fissato tra il 20 e il 21 luglio, che di fatto metterà il sigillo alla vicenda, quindi il Consiglio federale del 28 renderà chiara la graduatoria delle aventi diritto al ripescaggio, ma quanto deciso dal Consiglio federale stabilisce un punto fisso dal quale non si torna più indietro: il Brescia è riammesso al prossimo campionato di serie B, la Reggina ad oggi no. Bocciata. E con le rondinelle sorride anche il Lecco, il cui ricorso è stato accolto.

Cosa succede ora

La società calabrese ha 48 ore di tempo per presentare ricorso (e lo stesso farà il Perugia che non accetta l’iscrizione del Lecco), che verrà esaminato come detto a livello sportivo dal Collegio di garanzia del Coni, mentre il Brescia entro il 18 giugno dovrà far pervenire la propria richiesta di iscrizione alla serie B, avendo già ricevuto una settimana fa la licenza nazionale. Poi eventualmente dovrà essere percorsa la strada della giustizia ordinaria, che significa ad agosto Tar prima e Consiglio di Stato poi. Ma a questo punto, sono tutti passaggi che al Brescia non interessano più, perché se anche un giudice dovesse dare ragione a Reggina o Perugia, ci sarà eventualmente una serie B allargata. Un torneo che dopo la decisione del Consiglio federale comprenderà anche il Brescia. Il quale sa che probabilmente martedì, nella composizione dei calendari, al posto del suo nome vedrà una «X», ma allo stesso tempo sa che da ora deve (deve, lo ripetiamo) programmare la sua annata considerandosi parte integrante del campionato cadetto. Società biancazzurra che intanto ha annunciato le date del ritiro: da domenica 16 a giovedì 27 luglio a Torbole Casaglia. Squadra che farà base in quei giorni a Villa Fenaroli a Rezzato.

Cosa ha detto Gravina

Al termine del Consiglio il presidente federale Gabriele Gravina ha preannunciato che nella prossima riunione del 28 luglio verrà stilata la graduatoria delle società che avranno diritto ad essere riammesse ai campionati e per il Brescia non sono previste sorprese. 

Per quanto riguarda l’esclusione della Reggina, il presidente federale ha sottolineato: «Le norme sono chiare, c'è la specificità di una legge riconosciuta dallo Stato, la legge 91, che pone in capo alla Federazione una serie di oneri legati ai controlli. È vero che esiste una decisione da parte di un Tribunale dello Stato che ha concesso, su richiesta della società, la possibilità di pagare in 30 giorni. Lo stesso soggetto, però, era a conoscenza del fatto che esiste una scadenza chiara (20 giugno, ndr) per adempiere al proprio debito sportivo».

In merito al ricorso del Lecco, Gravina ha ribadito come il miglioramento delle infrastrutture, insieme alla tutela dei vivai e al contenimento dei costi, resti una prerogativa per la crescita del nostro calcio. Ma le responsabilità spesso non sono da attribuire ai club: «Il problema delle infrastrutture non sempre dipende dal soggetto interessato, ci sono degli impedimenti oggettivi legati a problematiche di natura burocratica. Tutto questo richiede un approfondimento complessivo».

Cosa ha detto Balata

Mauro Balata, presidente della Lega di serie B, al termine del Consiglio federale si è così espresso: «Abbiamo preso atto dei rilievi arrivati dalla Covisoc, ma l’obiettivo della serie B e lo sottolineo chiaro è quello dell’intangibilità di un format che ci ha dato tante soddisfazioni». Ovvio però, e lo sa bene Balata come lo sa la Federazione, che ci saranno dei ricorsi «e staremo a vedere cosa accadrà. Intanto ci sarà il Collegio di garanzia, ma quello che mi preme sottolineare è l’aver fatto prevalere principi come la trasparenza, il rispetto delle regole, l’equità della competizione». E poi c’è il tema riammissione in B, quello che riguarda direttamente il Brescia. «Se ne parlerà dopo il Collegio di garanzia, ci sono delle tempistiche formali», la risposta diplomatica di Balata, a cui non spetta il compito di dire che sarà ovviamente il Brescia a subentrare alla Reggina.

Un Consiglio federale che quindi ha preso atto di quanto trasmesso dalla Covisoc e dalla Commissione infrastrutture, facendo prevalere quel principio della perentorietà dei termini, che significa nessuna deroga alle scadenze federali fissato al 20 giugno, non rispettato nella Reggina. La quale nelle ultime ore aveva saldato il debito con l’erario, quindi comunicato un prossimo passaggio di proprietà. Tutte mosse fuori tempo massimo e che quindi non hanno sortito l’effetto sperato. La situazione infatti andava sanata precedentemente e il Brescia da mesi sta conducendo una battaglia, anche nelle aule di tribunale, per far emergere quanto di poco chiaro stava accadendo. Un faccia a faccia che da sportivo è diventato anche politico, sempre tenendo conto che alla base ci sono delle regole che devono essere rispettate da tutti.

Ora si apre una nuova avventura per le rondinelle e la testa deve tornare al campo: Massimo Cellino dovrà chiarire cosa vuol fare (Vendere? Rilanciare?), il prima possibile va sciolto il nodo allenatore e quindi quello relativo alla rosa che dovrà affrontare il campionato di serie B. Passato in poco più di un mese da utopia a speranza a realtà.

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