Calcio

Brescia, è il giorno della Covisoc per far decollare il piano serie B

Previsti oggi i verdetti sulla regolarità delle iscrizioni. Il club di Cellino è convinto: Reggina e Lecco fuori
Il presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino © www.giornaledibrescia.it
Il presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino © www.giornaledibrescia.it
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Comunque andrà, nulla sarà definitivo. Ma di certo quella di oggi è una giornata cruciale nel viaggio che il Brescia ha ostinatamente, armato di ragioni legali, intrapreso per ritrovare la serie B. Oggi può essere posata la prima pietra che, nel caso, avrebbe il peso specifico di un macigno e significherebbe segnare un punto decisivo.

In giornata - orario sconosciuto - sono attesi i verdetti della Covisoc con la commissione di vigilanza che ha iniziato ieri a esaminare le documentazioni presentate dai club che hanno richiesto le iscrizioni ai campionati.

Attraverso un comunicato, l’organo al quale il governo in un decreto legge ha restituito un ruolo di centralità e piene funzioni, farà sapere se qualche società è risultata formalmente non in regola per inadempimenti, sostanziali o temporali, o irregolarità di sorta.

La situazione

La Covisoc non entra nel merito: si limita solo a verificare che chi ha presentato domanda di iscrizione abbia rispettato tutti i requisiti richiesti.

Si tratta appunto di riscontri formali e partendo da qui, a rigor di logica e di norme federali, il Lecco che ha presentato in ritardo i documenti attestanti il campo di Padova come quello in cui giocare in casa, dovrebbe essere escluso.

Così come la Reggina che perlomeno non ha pagato il 5% a stralcio del debito con l’erario. Come detto, la Covisoc non entra nel merito di eventuali mancanze riscontrate. Le ulteriori analisi, spetteranno ad altre istituzioni alle quali l’esclusa o le escluse ovviamente ricorreranno nei tempi previsti.

E per il Lecco, se la Covisoc certificasse effettivamente un’irregolarità, è già emersa chiaramente la volontà «politica» di un salvataggio in ragione del merito sportivo che al club di Di Nunno indubitabilmente va riconosciuto.

In Calabria

Più sono passati i giorni invece, più le nubi nerissime si sono addensate attorno alla Reggina il cui patròn, Saladini, si sta disimpegnando anche dal Lamezia che ancora non ha iscritto al campionato di serie D. Focus anche sulle attività di Saladini la cui società (che comunque è sganciata dalla gestione della Reggina), la Meglioquesto spa, anche ieri è crollata in corsa.

Si aprirebbe comunque appunto la stagione dei ricorsi delle escluse, ma sarebbero pane anche di Brescia e Perugia qualora oggi la Covisoc - e sarebbe una sorpresa - non escludesse nessuno. Va detto che a differenza di altri anni, dalle stanze dei bottoni a tutto ieri non è trapelata una minima anticipazione: anche questo segnale che indica la delicatezza di una situazione in cui comunque il Brescia, assistito dall’avvocato Avelio Presutti nel piano legale, forse con qualche asso nella manica, si sente già dalla prima ora con un piede e mezzo in serie B.

È normale che con l’avvicinarsi del primo momento clou - poi ci sarebbe la finestra dei ricorsi possibili fino al 5 luglio mentre il 7 c’è il consiglio federale che ratificherà le iscrizioni - sia cresciuta anche un po’ di ansia. Che resta tuttavia carica di fiducia e di speranza di riuscire a scrivere un lieto fine che poi potrebbe aprire le porte anche a una diversa stagione societaria, con Massimo Cellino in rotta con la città come ha ben lasciato intendere con le sue spiazzanti dichiarazioni di tre giorni fa.

Ma un passo alla volta: questo è il momento entrare nel vivo della caccia al «piano B» cercando di segnare già oggi il punto decisivo. 

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