Calcio

Brescia-Cosenza: è la sfida tra le due peggiori difese in B

Lunedì al Rigamonti un dentro o fuori da brividi: rondinelle in netta crescita soprattutto in attacco, ma i calabresi hanno sigillato la porta
Il tecnico Daniele Gastaldello  - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il tecnico Daniele Gastaldello - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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In ballo c’è tanto. Praticamente tutto. Perché il Cosenza, oggi, è l’incarnazione di quello che per il Brescia è diventato l’Eldorado: l’ultimo avamposto della zona salvezza, il lembo di terra ancora raggiungibile per evitare il naufragio. Non servono binocoli per scorgerlo: è lì, a tre lunghezze. Mai così vicino nel periodo più recente. Eppure di semplice, in quest’operazione di salvataggio, non c’è nulla.

La sfida con i calabresi (in programma lunedì al Rigamonti, ore 14) rappresenta un’opportunità enorme, l’ultimo scontro diretto prima di un trittico finale (con Parma, Pisa e Palermo) da brividi. Ma proprio per questo motivo è anche appuntamento da all-in: o tutto o niente. Un pareggio terrebbe aperti i giochi, è vero, ma non approfittare di quest’occasione sarebbe quasi delittuoso.

Brescia, l'attacco migliora

I dati di Kama Sport pongono Brescia e Cosenza su piani molto simili. Se a ciò aggiungiamo che si tratta delle due squadre più in forma (insieme alla Spal) della bagarre salvezza, abbiamo tutti gli ingredienti per una miscela esplosiva. A differenza dei biancazzurri, i calabresi non hanno vinto nessuna delle ultime tre gare, ma sono in serie positiva da sei giornate: la più lunga in essere del campionato, escludendo il Genoa. Quello rossoblù non è un attacco che produce moltissimo: 27 gol, meglio soltanto del Benevento.

Il Brescia è a quota 31, ma soprattutto viaggia ad una media di oltre due reti a partita nelle ultime quattro. La squadra di Gastaldello crea mediamente più occasioni da gol (11.44 a match, contro le 9.29 del Cosenza) e conclude di più (11.56 tentativi a 10.03). Lo scarto sulla percentuale realizzativa è pressoché nullo: le rondinelle tramutano in gol il 7.89% dei loro tiri, il Cosenza il 7.92%.

Cosenza più solido dietro

I numeri offensivi non sono certamente deluxe, ma le premesse perché la gara sia frizzante ci sono. E non si riconducono soltanto ai rispettivi momenti di forma. Non si può trascurare, ad esempio, che si affronteranno le due difese peggiori del torneo: il Brescia ha incassato più gol di tutti, 51, il Cosenza lo segue a ruota a 48. Sotto questo profilo convince di più la squadra di Viali, che nelle ultime sei partite è effettivamente riuscita a sigillare la porta, subendo appena una rete. Nello stesso lasso i biancazzurri sono stati trafitti undici volte. L’arma del Cosenza potrebbero essere le conclusioni da fuori area: i gol dalla distanza in questo campionato sono 6, quinto miglior dato di tutta la B.

Il Brescia ne ha trovato appena uno, a inizio stagione contro il Südtirol (la bella pennellata su punizione di Ndoj). È però soprattutto all’interno della propria area che la squadra di Gastaldello si è mostrata vulnerabile. La media – impietosa – è di 2 chance tonde concesse a partita dentro il perimetro di competenza, peggio di chiunque in B. La rimonta che tutti auspicano passa anche da una maggiore impermeabilità difensiva. I primi effetti della cura Gastaldello s’iniziano a intravedere, ora occorre confermarli.

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