Brescia, contro il Venezia arriva il terzo pareggio di fila: finisce 1-1
Il Brescia infila il terzo pareggio consecutivo in campionato: 1-1 il punteggio finale al Penzo di Venezia, frutto delle reti di Pohjanpalo e Van de Looi. Risultato che non consente alle rondinelle di abbandonare la zona retrocessione: agganciato momentaneamente il terzultimo posto della Spal, che deve però ancora scendere in campo (contro il fanalino di coda Cosenza) in questo turno.
Gastaldello sceglie di nuovo Galazzi e Rodriguez a supporto dell’unica punta Ayé, Vanoli risponde con i ricami di Cheryshev alle spalle di Pohjanpalo e Pierini. In assenza di Cistana, rimasto a Torbole per un lieve fastidio, tocca a Papetti chiudere la cerniera difensiva insieme ad Adorni. Nella prima frazione domina l’equilibrio: l’approccio migliore è dei veneti, ma il Brescia emerge alla distanza e confeziona la prima vera occasione del match al 39’.
Nasce tutto da una traccia interna calibrata da Jallow, preferito per l’occasione a Karacic: lo svedese pesca l’inserimento a fari spenti di Galazzi, che danza sul pallone e apre il piattone con il mancino, sfiorando il legno alla destra dell’ex Joronen. La replica dei lagunari è affidata al colpo di testa di Pohjanpalo, che impatta in solitaria su un ampio lob scodellato da Zampano: per evitare il gol è necessario il rammendo salvifico di capitan Bisoli, che sulla linea di porta respinge con la fronte e conserva lo 0-0.
Le reti
Al secondo tentativo, però, il finlandese non sbaglia. Il suo tap-in in avvio di ripresa, sul cross basso dipinto dalla destra da Candela, gela il Brescia, che si ritrova sotto dopo 51’. La squadra di Gastaldello è però viva, e sprigiona tutta la propria rabbia in una reazione subitanea, che getta le basi per il pareggio. A firmarlo, dieci minuti più tardi, è Van de Looi, che approfitta di una mischia su corner (e di una ribattuta imperfetta di Joronen) per timbrare l’1-1 da un metro, con il ginocchio.
L’inerzia psicologica si rovescia e il Brescia comincia a tambureggiare, collezionando chance con Rodriguez, che impegna Joronen con un sinistro secco sporcato in corner dall’estremo difensore, e Adorni, che accarezza il raddoppio in avvitamento sugli sviluppi di un angolo.
Le rondinelle premono sull’acceleratore, sospinte anche dalla forza motrice prodotta dall’ingresso di Ndoj per John Björkengren, avvenuto poco prima del pari. Il muro eretto dai veneti, tuttavia, non si sgretola, e il Brescia rischia addirittura la beffa a pochi rintocchi dal novantesimo: Novakovich mastica il destro a pochi passi da Andrenacci sull’assistenza di Zampano, consentendo al portiere biancazzurro di accartocciarsi e bloccare la sfera. È l’ultimo sussulto prima del triplice fischio dell’arbitro Irrati, che certifica l’1-1 finale.
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato