Brescia, Maran e Castagnini: «Siamo competitivi, ma senza assilli»
Dopo la ripresa sul campo avvenuta già da qualche giorno, in casa Brescia è arrivato anche il tempo delle prime dichiarazioni ufficiali. A Torbole Casaglia, si sono presentati in conferenza stampa il dovesse Renzo Castagnini e il tecnico Rolando Maran.
Castagnini: «Manca ancora qualcosa»
«Di quello che abbiamo fatto - ha rotto il ghiaccio Castagnini - fino ad ora sono soddisfatto tra i riscatti e gli arrivi dall’estero. Ora c’è da completare la squadra, ma pensiamo di farlo con tranquillità, in modo da non sbagliare. Il lavoro grosso lo abbiamo fatto lo scorso anno e rimaniamo su quella linea per mantenere gli equilibri. Abbiamo confermato la squadra, l’allenatore… Quanto all’obiettivo della serie A, tutte le squadre hanno questo sogno: noi pensiamo di essere competitivi. C’è un buon ambiente, un buon gruppo, un bello staff. La nostra forza deve essere mantenere prima di tutto l’umiltà».
E ancora il direttore sportivo del Brescia: «Il salto di qualità lo decide il campo, non tanto l’andare a prendere un nome affermato o meno. Non crediamo anzi ai grandi nomi, ma ai giocatori idonei alla nostra squadra. L’esperienza mi dice questo: le squadre vanno fatte con i giocatori funzionali senza rompere gli equilibri. Puntiamo molto anche sulla serietà e sul fatto che c’è un buon ambiente».
Su Cistana: «Ad ora non c’è niente, siamo felici se Andrea resta con noi e ci sembra che anche lui sia felice di restare». A proposito di gente felice di restare il direttore stesso sembrava potesse lasciare Brescia: «Avevo la possibilità di andare a lavorare vicino a casa e delle pressioni dalla mia famiglia, ma io volevo proseguire qui e ho convinto la mia famiglia a seguirmi. Anche Per Borrelli c’è stato uno “sbandamento” di quelli che possono capitare, ma lui è sereno e contento e lo siamo anche noi di avere un giocatore molto importante».
Di sicuro occorrerà creare maggior empatia con l’ambiente: «Abbiamo voglia di stare con la nostra gente e anche per questo torniamo a fare amichevoli sul territorio. Lo vogliamo fare anche col settore giovanile».
Maran: «Ripartiamo dal fuoco della passata stagione»
Molto carico Rolando Maran che stavolta parte dal primo giorno: «E mi sento molto gratificato, anche per il riconoscimento che mi è stato dato col rinnovo. Sono davvero motivatissimo, tra l’altro avevo promesso ai ragazzi che questa settimana sarei stato quasi spettatore e invece non ce l’ho fatta e ho iniziato subito con i lavori. Ho molta voglia perché mi alzo felice di arrivare al campo e di vedere i miei ragazzi. Questa è la cosa più bella che può accadere a un allenatore».
Osserva Maran: «Come ha detto il direttore, è iniziato un percorso ed è iniziato lo scorso anno. Tutti abbiamo i sogni: vogliamo essere ambiziosi e pensare in grande, ma questo non deve diventare controproducente. Dobbiamo sempre essere lucidi, con voglia di divertirci. La ricerca è di voler essere competitivi, cercando di giocarci le carte con serietà anche contro squadre che hanno diverse disponibilità. La nostra asticella cerchiamo di alzarla il più possibile, ma non riduciamo tutto a un obiettivo. Deve essere un sogno».
Sull’arrivo di Corrado: «È un giocatore ben conosciuto e sappiamo cosa ci può dare, ha caratteristiche molto idonee. È un giocatore che può darci una bella mano e che ha motivazioni: se vogliamo fare di più dobbiamo farlo con idee, voglia ed entusiasmo, vale anche per gli altri nuovi arrivati. Dobbiamo pescare giocatori che hanno fame e che allo stesso tempo possano alzare il livello sotto tanti aspetti e questo prescinde da un nome importante o meno».
Rispetto allo scorso anno cambia l’aspettativa dall’esterno sul gruppo: «Infatti bisogna fare da subito uno step interno, ripartendo dal finale dello scorso anno. Dobbiamo essere da subito quelli che hanno voglia di rompere le scatole».
Il Brescia, tra i tanti, riparte anche da Borrelli che deve riprendersi da un infortunio: «È già avanti sulla tabella del recupero, non andrà forzato ma tutto procede bene». Tra i più attesi il neo arrivato Verreth, lì in mezzo bisogna alzare il livello: «È presto per dare un giudizio, posso solo per ora essere contento dell’atteggiamento e dalla curiosità. È un play, di costruzione, ma è limitativo definirlo così. Buhagiar? Giocatore di grande “frequenza”, di velocità, però viene da un calcio molto diverso quindi dovrà entrare meglio nel nostro… Ma al di là dei nomi: dobbiamo ritirare subito fuori il fuoco e la rabbia che lo scorso anno ci hanno permesso di stupire come abbiamo stupito. Dobbiamo creare subito un grande ambiente».
Quanto al Brescia che sarà anche sarà tatticamente: «Ora abbiamo un mese di tempo per arrivare alle gare ufficiali per cui ne approfitterò anche per sperimentare, lo scorso anno ci siamo dedicati alle priorità».
Questo sabato per la squadra ultimo allenamento della settimana, domenica libera e poi da lunedì al via il ritiro.
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