Brescia, con l’Ascoli esame tifosi: primo match a porte aperte dopo gli scontri
Gli esami non finiscono mai, asseriva Eduardo de Filippo. Quelli che vedono il Brescia protagonista, si susseguono uno dietro l’altro. E riguardano vari campi, non soltanto quello erboso. Da quello della tenuta mentale per le varie vicissitudini legate alla riammissione in categoria di quest’estate, a quello dell’entrata in corsa in un campionato già iniziato, alla prima partita ufficiale dopo soli quattro giorni dalla serie B ritrovata. E ora, ecco l’esame tifosi.
Attesa
Quest’ultimo andrà in scena domani quando al Rigamonti le porte si riapriranno dopo due partite giocate nel silenzio per la squalifica di due turni dopo i disordini del primo giugno scorso in occasione del ritorno dei play out con il Cosenza che aveva decretato la retrocessione in serie C.
Porte aperte quindi per tutta la tifoseria bresciana (tra i quali i circa tremila abbonati) che, oltre ai due precedenti match interni di campionato con Cosenza e Venezia, quelle porte chiuse le ha dovute patire anche per la maggior parte delle amichevoli di luglio ed agosto (solo a Lumezzane e Mantova era ammesso il pubblico) giocate nell’intimità del centro sportivo di Torbole. Ma domani con l’Ascoli ricomincia la normalità di un calcio giocato al cospetto dei tifosi e non nell’irreale silenzio con gli spalti vuoti.
Contestazione
Un esame, dicevamo. Ma anche un test di quanto la permanente contestazione verso Massimo Cellino sia viva. E se per parte del pubblico il buon inizio di stagione della squadra può aver mitigato la rabbia e la delusione dell’ultima annata, difficilmente per il tifo caldo questo varrà. Seppur - e su questo c’è da scommetterci - non mancherà il sostegno per i biancoblù. Ma in curva Nord tornerà però un filtro tra ultrà e giocatori, dopo il riposizionamento delle reti anti-lancio d’oggetti (anche nella curva Sud) tra spalti e campo, tolte ormai da anni, ma rese di nuovo obbligatorie dal pacchetto di misure sicurezza da applicare dentro e fuori l’impianto di Mompiano volute dalla Questura in conseguenza a quanto accaduto a giugno. Per un nuovo esame. Quello del tifo.
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