Calcio

Brescia, con la Salernitana è un incrocio da salvezza

Stasera si sfidano due squadre in crisi: rondinelle in cerca di una vittoria che manca dal 3 novembre
Il compito di pungere spetterà anche a Moncini - New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Il compito di pungere spetterà anche a Moncini - New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
AA

Per fortuna che almeno Pierpaolo Bisoli mantiene il sorriso e tiene alto lo spirito: perché tra i problemi del Brescia c’è anche un’assenza di leggerezza che rimbalza sottoforma di visi e volti, dentro e fuori la squadra, sempre cupi e tirati.

L’auspicio è che «Bisolone», oggi al suo «vero» debutto dopo una prima osservata dall’alto causa squalifica, riesca a conservare lo spirito della battaglia e a innescare un contagio positivo. Le premesse per andare ad affrontare nell’anticipo di questa sera in casa la Salernitana, non sono grandi premesse. Ma quelle mancano ormai da tempo e allora c’è una necessità estrema di andare al sodo: per stapparsi, occorre tornare a celebrare una vittoria come non riesce dal 3 novembre scorso. La classifica ancora non piange, ma inizia ad avere il singhiozzo. E per situazione, circostanze, grandi numeri, non si deve avere timore di definire il confronto dell’«Arechi» come una partita che mette in palio punti salvezza.

Basta analizzare il Brescia con il suo cammino da play out - due successi in un undici partite - basta analizzare il cammino di una Salernitana ancora più sofferente, immersa nei play out (una vittoria nelle ultime 14 partite), e che inizia a inquadrare l’incubo che sarebbe una retrocessione dalla A alla C in due anni. Sono come gemelle (e gemellate...) diverse in questo momento le rondinelle e la squadra campana, accomunate anche dal clima di contestazione nei confronti dei presidenti Cellino e Iervolino. La negatività, che si irradia dall’alto, è la cifra dei rispettivi ambienti in un ricircolo di recriminazioni e mal sopportazione.

Chi si incrocia questa sera, si somiglia anche per numeri difensivi: quart’ultima retroguardia per i campani - che hanno avuto poco dal cambio in panchina Martusciello-Colantuono - quint’ultima per il Brescia. Entrambe le squadre vivono inoltre la crisi delle punte che inevitabilmente diventa anche la crisi dell’insieme. Questo il quadro generale. Venendo al particolare, Bisoli deve a tutti i costi cercare il modo di dare la propria pennellata.

Il punto

Rispetto al dopo partita con la Carrarese, il tecnico ha mantenuto intatta la convinzione di una squadra che deve ripartire dal tabellino intonso e dal punto messo in classifica: se qualcosa è finito in tasca nonostante una prestazione horror, questo aspetto va utilizzato per farne arma di consapevolezza. Ma è chiaro che su questa eventuale base, va costruito qualche cosa di più. Se il grosso del lavoro spetta a giocatori che hanno il diritto di tirare fuori quel qualcosa in più che nell’ultimo periodo sta gravemente mancando, anche il tecnico però deve individuare una chiave tattica che consenta al Brescia di tornare a essere una squadra che un minimo costruisce e produce.

Stasera dovremmo vedere due formazioni messe a specchio. Il che fa subito «fasce» come password: la gara insomma si annuncia come da giocare sugli esterni. Che partita sarà? Da palla che un po’ scotterà tra i piedi, da sottofondo di paura. Col Brescia che però dovrà essere bravo a cercare di sfruttare il fatto che la pressione stavolta è più sulla Salernitana. Ce la si gioca anche così, sulla testa. O forse, soprattutto su quella. In cerca di un sorriso, di una emozione. Di tre punti scaccia guai visto che la linea che separa il Brescia dai play out - 2 punti - è tanto, troppo sottile. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.