Brescia, col Cagliari serve l'impresa: sardi superiori in tutto. E occhio alla minaccia aerea
Comunque la si guardi, è una sfida fortemente polarizzata. Brescia e Cagliari occupano i capi opposti in quasi tutti i dati forniti Kama Sport. Il clean sheet di Cittadella ha certificato i progressi in termini di solidità della difesa di Gastaldello, che resta però la seconda peggiore della B con 39 gol subiti: peggio ha fatto solo il Cosenza, che di reti ne ha incassate 43. I sardi stanno con i «virtuosi»: i palloni raccolti dal sacco sono fin qui stati 27, terzo miglior dato dietro alle capofila Frosinone e Genoa. C’è distanza anche sui gol realizzati: il Brescia ne ha 21 all’attivo (peggior attacco col Benevento) e non segna da un mese e mezzo, il Cagliari ne ha iscritti a bilancio 29, anche se la produzione offensiva resta perfettibile e non a caso dei vari score delle squadre in zona play-off quello rossoblù è il peggiore.
Attacchi «malati», ma il Cagliari è superiore
Il trend più recente testimonia però una perdita d’abbrivio dei ragazzi di Ranieri là davanti: da febbraio in poi, su un totale di cinque gare, sono arrivate appena due reti. Troppo poco, per chi punta a opzionare un posto in paradiso (e dunque in serie A). Ma nonostante questo, il paragone col Brescia, sia in termini relativi che assoluti, non regge. I sardi concludono di più (12.33 tiri di media a partita contro i 10.56 del Brescia), hanno una migliore percentuale realizzativa (l’8.71% dei tentativi totali è stato tramutato in gol, le rondinelle si sono «accontentate» del 6.37%) e costruiscono più occasioni (5.41 a gara contro 3.63). Il tutto, come sempre, confluisce nell’indice dei gol attesi, che per il Cagliari è di 1.51 a match, mentre il Brescia continua ad avere il dato peggiore del torneo con uno striminzito 1.01.
Il gap si allarga in difesa
Muovendo la lente sulla tenuta difensiva, come detto, il divario aumenta. Il Cagliari è più impermeabile del Brescia sotto ogni aspetto: non si limita a subire meno tiri (11.04, contro i 12.19 biancazzurri), ma concede anche meno occasioni (4.81 a 5.04), intercetta più palloni (54.93 a 46.81) e subisce meno dribbling (17.11 a 23.74). La lista è lunga e variegata, e proietta un confine marcato tra le due squadre. Tra i vari indicatori di pericolo spicca anche quello relativo alla minaccia aerea: in questo campionato il Cagliari ha messo a segno 10 gol di testa, appena uno in meno del Südtirol, che guida questa speciale graduatoria. Attenzione più in generale alle palle inattive, dalle quali i sardi hanno ricavato 4 gol, dato eguagliato in B soltanto da Ascoli, Venezia e Modena. Un quadro d’insieme sufficiente a restituire la misura dell’impresa che servirà al Brescia per fare risultato domenica. Ma di questo si tratterà, da qui alla fine del campionato: gettare il cuore oltre l’ostacolo. Provando a sconfessare dei numeri che, a oggi, hanno l’aria di una condanna. Il campo, per fortuna, fornisce ancora una possibilità d’appello.
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