Brescia Calcio, facciamo il punto: cosa è successo, tappa dopo tappa, nelle ultime settimane
Un allenatore cacciato e uno che arriva. Poi quello arrivato a sua volta viene mandato via e torna il primo. Sì, quello cacciato. In mezzo partite, uomini del tribunale che entrano in società, società stessa di fatto in vendita con manifestazioni di interesse ad acquistarla che arrivano sì, ma dall’estero. Sembra il racconto di una stagione, ma al Brescia Calcio non è così. Non è mai così.
Sono 28 giorni che vanno da un anno all’altro, quello è vero. Ma meno di un mese. Da martedì a martedì, forse segno del destino. E allora mettiamo un punto, fermiamoci. E come a scuola, proviamo a fare un riassunto. Sapendo che si tratta dell’ennesima serie con tante puntate, ma siamo pronti a scommetterci, di sicuro non l’ultima.
Martedì 20 dicembre
Massimo Cellino, a tarda sera, decide di esonerare Pep Clotet. Non uno nuovo dalle parti del Cidneo, legato al presidente dai tempi del Leeds. Con lui se ne vanno anche il vice Gastaldello e il preparatore Sciuto, quasi l’intero staff. Pesa la sconfitta del sabato precedente a Pisa? Sì, ma soprattutto pesa la metamorfosi della squadra, tanto bella in estate, tanto brutta nella sua versione autunno-inverno. E poco convincenti erano parse le parole di conferma nei confronti del tecnico a fine partita dello stesso Cellino. Si fa già il nome del sostituto: Alfredo Aglietti.
Lo stesso martedì viene fuori che qualcuno ha fatto pervenire una manifestazione d’interesse per il Brescia Calcio. Una vera, non farlocca. Sono gli olandesi di Azerion, gruppo quotato in borsa che si occupa di comunicazione e non solo e che ha già interessi commerciali con la serie A e la serie B.
Mercoledì 21 dicembre
Alfredo Aglietti arriva all’ora di pranzo nella sede del Brescia, ne esce a tardo pomeriggio col contratto firmato. E Massimo Cellino spiega che il suo, verso Clotet, «è stato un esonero forzato, perché Pep lo voleva. Da certi atteggiamenti mi è parso palese». Solo giovedì 22 quindi c’è il primo vero contatto tra Aglietti e la squadra, salutata il giorno prima dal tecnico catalano.
Lunedì 26 dicembre
Il Santo Stefano per i tifosi del Brescia è al Rigamonti contro il Palermo dell’ex Corini. La prima delle rondinelle di Aglietti non è entusiasmante, ma nemmeno si pretendeva la luna: finisce 1-1 e ci si accontenta. C’è la pausa della serie B, giocatori e staff si danno appuntamento all’anno nuovo.
Lunedì 2 gennaio
La squadra riprende ad allenarsi a Torbole sapendo che il 15 ripartirà il campionato. Aglietti ha quindi due settimane per lavorare col gruppo, ma una brutta influenza lo tiene lontano dal campo alcuni giorni.
Domenica 15 gennaio
Il Brescia va a Bolzano per la prima gara del 2023 che è anche la prima partita del girone di ritorno. Di fronte il Südtirol, sugli spalti oltre mille tifosi biancazzurri. La faccia di Aglietti a fine gara però illustra meglio di qualsiasi immagine o parola la brutta figura della sua squadra. Che sembra ferma agli stessi problemi dei mesi precedenti. Perde 1-0, ma soprattutto perde male, senza avere stimoli, senza reazione dopo aver preso gol.
Lunedì 16 gennaio
Mentre in sede viene approvato il bilancio della società e nella governance della controllante del club, la Brescia Holding, entrano due rappresentanti del tribunale, nella testa di Massimo Cellino frulla l’idea dell’ennesimo ribaltone. Così intorno alle 20.30 ecco il comunicato che spiazza come un rigore di Maradona: esonerato Aglietti, in panchina torna Pep Clotet con il suo staff.
Martedì 17 gennaio
E veniamo a oggi, con Aglietti a svuotare l’armadietto al centro sportivo di Torbole e Clotet a riempirlo nuovamente. Primo contatto del catalano con la squadra, mentre la Curva Nord contesta società e giocatori con striscioni eloquenti. Prossima fermata al Rigamonti domenica alle 16.15 col Frosinone capolista dell’ex Fabio Grosso. Che a Brescia durò tre partite. Sembrava poco. Ma Aglietti ha battuto il record…
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato