Brescia, Bisoli e Andrenacci «in cattedra» all'istituto Canossa
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Nuovo appuntamento con «BSFC at School»: il programma dedicato alle scuole del territorio dal Brescia Calcio ha fatto tappa all’Istituto CFP Canossa, dove Dimitri Bisoli e Lorenzo Andrenacci hanno soddisfatto le richieste delle decine di giovani alunni presenti all’incontro.
«Il mio sogno è sempre stato quello di giocare a calcio – ha raccontato il centrocampista, ripercorrendo le sue origini -. Ho avuto la fortuna e l'onore di avere un padre che è stato prima calciatore e poi allenatore: è sempre stato il mio mito, un esempio da seguire». Il capitano biancazzurro si è poi soffermato sul peso della fascia che indossa «con orgoglio» da anni: «È un ruolo che comporta diverse responsabilità. Se arrivassi in ritardo ad ogni allenamento, anche gli altri sarebbero giustificati a farlo. Cerco di essere un esempio per i miei compagni: sono forse il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via».
Spazio anche ad un aneddoto su Baggio: «Lo ritengo il giocatore italiano più forte di tutti i tempi, la storia del nostro calcio. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo, se non in un breve incontro quando avevo sei anni. Mio padre, invece, ha giocato insieme a lui».
Nel suo intervento, Andrenacci ha invece voluto porre l’accento sulla compattezza del gruppo: «Siamo una famiglia. Il gruppo è composto da ragazzi seri, che vogliono il bene della squadra». Per il portiere è «la passione a spingere la squadra», accompagnata da una buona dose di ambizione: «Abbiamo il desiderio di tornare in serie A, e tutti i giorni ci alziamo col sogno di realizzarlo», ha assicurato.
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