Calcio

Brescia: a Catanzaro con l’«effetto Bisoli» e il lusso della scelta

Fabrizio Zanolini
Dimitri può essere titolare e ridare «luce» ai compagni. Per Maran l’abbondanza è cosa più unica che rara
Dimitri Bisoli, centrocampista, capitano e bandiera del Brescia e Matthias Verreth - © www.giornaledibrescia.it
Dimitri Bisoli, centrocampista, capitano e bandiera del Brescia e Matthias Verreth - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra che si vincono i campionati». Lo diceva Michael Jordan, uno che di successi se ne intendeva. Insomma: il gruppo, negli sport di squadra, è fondamentale. Maran, adesso, ha a disposizione tutto il collettivo. Con questa premessa, domani, domenica (calcio d’inizio alle 15), affronta la delicata trasferta di Catanzaro. La partita arriva in un momento altrettanto delicato.

Dopo la rifinitura di questa mattina, il Brescia partirà alla volta della Calabria senza defezioni, eccezion fatta per il lungodegente Fogliata. Ed è già un successo, per una squadra che, in stagione, ha avuto spesso l’infermeria piena.

Il capitano

Le sensazioni positive di inizio settimana sono state confermate. Bisoli e Verreth hanno smaltito i rispettivi acciacchi. Anche Jallow, che solo per la giornata di giovedì aveva svolto lavoro differenziato, ha fatto ieri il proprio ritorno in gruppo, come previsto. Chiaro, qualcuno non sarà al top a livello di condizione, e di questo Maran terrà conto. Stavolta, però, il tecnico delle rondinelle può decidere un undici concentrandosi su scelte prettamente tecnico-tattiche. Come si diceva, è un’autentica rarità.

Entrando nel campo delle ipotesi di formazione, si può immaginare l’atteso rientro dal primo minuto di Bisoli dopo il lungo infortunio muscolare alla coscia e lo spezzone nel finale del match contro il Bari. Il ritorno del capitano è importante. A centrocampo si sviluppa il gioco, e in quella zona le rondinelle hanno avuto qualche affanno. Dimitri riporterà là in mezzo il proprio carisma e la propria esperienza, nonché dosi di sicurezza da infondere ai compagni. Dickmann - che dovrebbe ritrovare posto sulla destra della linea a quattro, davanti a Lezzerini - ha sempre mostrato ottima intesa con Bisoli sulla catena di destra. Le sue prestazioni sono state in calo nell’ultimo periodo, in concomitanza con l’assenza del capitano. Stesso discorso per Verreth (anch’egli al rientro dopo il forfait della settimana scorsa). Il belga ha vissuto una flessione nelle ultime uscite. Con Bisoli al suo fianco, invece, s’era espresso su ottimi livelli. Besaggio, probabilmente, si accaparrerà l’altra maglia sulla mediana. Corrado e Jallow si contendono invece la posizione a sinistra della linea difensiva, completata dalla coppia Cistana-Adorni. Galazzi, confortato dalle due buone prove al rientro dall’infortunio, sarà ancora il trequartista (o «centrocampista offensivo», come lui stesso s’è definito), con almeno tre punte - Borrelli, Moncini e Juric - per due sole maglie. Senza dimenticare Bjarnason, che resta comunque il bomber di squadra con tre centri, e che Maran vede solo dalla trequarti in su.

Il Brescia è quindi pronto. E sa che l’«abbondanza» nella rosa, al Ceravolo, non basterà. Il Catanzaro è la squadra «X» del campionato (ben 11 pareggi in 15 partite). Magari vince poco, ma non perde praticamente mai (solo due i ko fin qui). Sarà un match duro, uno di quelli in cui la forza del collettivo, unita alle giocate dei singoli, può fare la differenza.

Il gruppo si è ritrovato e deve dimostrare che l’unione fa ancora la forza. Per fare la differenza, insomma, si deve giocare di squadra. Come diceva Michael Jordan.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.