Tavecchio alla riunione della Federcalcio bresciana: «Gli organici tornino al passato»
All’Aquila d’oro di Ospitaletto nella serata finale di premiazioni per chi nel Bresciano ha conquistato titoli provinciali o regionali 2021/ 2022, presentata da Claudio Falconi, Carlo Tavecchio, presidente del Crl, ha sganciato la bomba. Ufficiosa per ora, ma che può diventare ufficiale se non oggi (quando è atteso un nuovo comunicato), nei prossimi giorni.
«Perché dobbiamo stupirci se i campionati dilettantistici sono a 16 o a 18 squadre?» ha detto, suscitando l’impressione che la Lombardia voglia presto tornare a pieno organico, coi numeri pre Covid. Un tema importante per il numero di ripescaggi e giustificato da Tavecchio con un assioma: «Dobbiamo garantire a chi vince campionato o play off il salto di categoria: dovrà diventare un automatismo».
Non è stata l’unica novità presentata: il vincolo, ad esempio, scende da 25 a 24 anni, «ma abbiamo messo comunque una pezza, dato che con la legge Spadafora lo si voleva cancellare del tutto», mentre Tavecchio ha tirato le orecchie ai Comuni e agli enti governativi a livello civile e alla politica in genere, «che non riconoscono il compito sociale dei club». Poco prima un tema interessante è stato toccato dal vicepresidente vicario Marco Grassini, ossia quello degli allenatori. «Stiamo lavorando ad una sanatoria sul problema del patentino, ma serve pazienza: quest’anno su 6mila richieste, siamo riusciti ad accontentarne 2.800, accrescendo il numero di corsi, che sono stati 50 nell’ultimo triennio segnato dal Covid».
Ivo Licciardi, consigliere regionale, ha invece voluto presentare sei diversi progetti che il Comitato vorrebbe perfezionare nei prossimi anni, «puntando su una migliore comunicazione interna, dunque tra Crl e società, ma anche verso l’esterno, tanto che è nostra intenzione cominciare a proporre dirette live delle partite di cartello della domenica. A queste aggiungiamo l’apertura di sportelli di consulenza».
Il saluto bresciano, con la promozione sul campo per gli arbitri nei comitati di Brescia, Chiari e Lovere («Brescia è tra le poche province che non ha dovuto cambiare calendario per carenza di arbitri» è stato detto) è giunto da Stefano Garzetti, consigliere regionale per la nostra provincia, e Stefano Facchi per la Figc di casa nostra: «È stato un anno intenso e, finalmente, completo: rivedere il sorriso sulla faccia dei giovani ai vari tornei è stato il premio migliore».
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