Serie D: il Breno riparte con un successo da play off

La Vis Nova si chiude bene su un campo sabbioso ma alla fine è premiata l’intraprendenza granata
Mauri calcia il secondo rigore per il Breno e lo trasforma: è il 2-1 finale - Foto Comincini New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Mauri calcia il secondo rigore per il Breno e lo trasforma: è il 2-1 finale - Foto Comincini New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Prima regola per migliorare la velocità di crociera nel ritorno? Non perdere terreno dove già si era ottenuto il massimo all’andata. Il Breno lo fa tra alti e bassi, ma strappando 3 punti essenziali ad una Vis Nova, non così tenera come potevano suggerire classifica e peggior difesa del girone, e nemmeno così garibaldina come lasciavano presagire i non pochi gol fatti. La squadra di Caddeo se l’è giocata, ma non ha rinunciato - su un campo sabbioso e amico di chi difende - ad abbassare il baricentro, punita da un rigore parso, una volta tanto, generoso per i locali.

Un risultato così ispirato a quello dell’andata da rischiare l’accusa di plagio: medesimo score (2-1); medesimo andamento della partita (Breno vincente al secondo assalto); medesimo brivido con rigore fallito da Triglia, all’andata sull’1-0 a favore, ieri sull’1-1. Del resto, a proposito di rigori, l’ex Calvina Ferrara si intende della materia, se è vero che su tre subiti dai camuni ne ha incassato solo uno (anche se ieri Triglia ha fatto da solo, alzando la mira), e per poco non incarta quello decisivo di Mauri. Già, Mauri! Anno nuovo, vita vecchia per il bomber, deciso ad alzare l’asticella: se la parte discendente del 2021 è stata il suo rilancio, quella ascendente del 2022 vale la consacrazione in D: con il compleanno in cifra tonda (30 anni) fissato il 14 dicembre, c’è tutto un anno davanti per tenersi il vestito da top player. E intanto le prime due candeline danno 3 punti... 

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Il Breno attacca e gioca, il ritmo è compassato, ma sui meccanismi sembra che la ruggine se ne sia andata presto, dopo cinque settimane di fermo. Casomai è dietro che non gira: per mettere l’olio serve lo spavento su traversone di Manti al 6’ che Fall non riesce a deviare. Davanti, invece, la verticalità del tandem Triglia-Mauri è quella di sempre: stop delicato e lancio dell’11, sprint del 7 e palla in buca sull’uscita di Ferrara. Troppo facile, e infatti al 22’ Arrigoni pennella l’assist che Manti, saltando in testa a Negretti e Melchiori, trasforma nel freno a mano: 1-1. Il Breno si prende il tempo per una sbandata (Manti, sempre lui, aggredisce lo spazio e crossa, Calmi manda fuori di un soffio), poi riparte a pieni polmoni. Mauri per Melchiori, centro da sinistra per Triglia anticipato, dopo di che Goglino alza troppo. Sarà l’ultimo errore del classe 2001, che da lì prende in mano lo scettro del comando.

Mauri entra in area: pur pressato il suo tiro varrà l’1-0 - Foto Ufficio stampa Breno © www.giornaledibrescia.it
Mauri entra in area: pur pressato il suo tiro varrà l’1-0 - Foto Ufficio stampa Breno © www.giornaledibrescia.it

Al 45’, in pressione sulla difesa, consente al lancio di Melchiori di arrivare a Boldini, che mette fuori il diagonale. La ripresa. Al 3’ su sponda di Triglia, Goglino fa il gioco delle tre carte con Meggiarin e, spostandogli palla all’ultimo, conquista il rigore. Triglia alza troppo e, al suo quarto errore dal dischetto, inizia ad essere un fattore da valutare. Ci si penserà, ma a cuor leggero, perché dopo una zuccata larga di Fall dal cuore dell’area al 10’ e dopo due tentativi di Mauri centrali, al 25’ un cross di Nolaschi ’ispira’ la spinta ingenua di Galbiati su Brancato, con la sfera destinata alla terra di nessuno. Mauri sigilla la ripartenza su rigore, i gol mancati da Goglino e Melchiori, per fortuna, non fanno testo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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