Serie D: Desenzano due volte avanti raggiunto dalla Real Calepina
Per dirla all’inglese, «that’s not good»: così non va bene. Il riferimento va al 2-2 ottenuto ieri dal Desenzano Calvina nell’anticipo della terza giornata di ritorno del girone B di serie D. E se è vero che con il risultato viene rimpinguato il bottino dei punti conquistati in trasferta (21 sui 39 totali), non può non rimanere sullo stomaco il doppio botta e risposta dei bergamaschi. Per ben due volte, infatti, gli orobici cancellano in un soffio gli acuti di Marangon che sembravano aver portato sui giusti canali il match.
L'inizio convincente
Prima, al 7’, il fantasista biancazzurro - schierato come consuetudine sulla trequarti insieme a Franzoni e Ferrara, con Munaretto centrale e Perotta basso a sinistra - è abile a sfruttare il lavoro sporco di Aliu (che intercetta il rinvio di Gherardi) per sbloccare il risultato. Poi, al 29’ della ripresa, lo stesso numero 10 è letale nel spedire con potenza e precisione in fondo al sacco il suggerimento del neo arrivato Zaccariello, bravo a spaccare le linee degli avversari con un break in mediana. Ai gol, però, risponde subito il Real Calepina. Al 10’ una palla persa in fase di impostazione da Campagna viene trasformata in un buon cross da Giangaspero e, complice il passaggio involontario di Boscolo Berto, nel tap in dell’1-1 da Losa. E, ancora: al 31’ della ripresa, Ricozzi esce sconfitto dal contrasto con Paris che, spingendosi in avanti, chiede il dai e vai ad un compagno e fulmina Sellitto (totalmente inoperoso per il resto del match) con un tiro dal limite dell’area. Una doccia veramente gelata per i gardesani, con i giocatori mandati poi in campo dal tecnico Florindo (Ferrari, Pinardi, Turlini) che non riescono a cambiare la situazione.
Perso il secondo posto
Certamente va dato merito alla formazione di Carminati (al rientro in panchina dopo il recente esonero di Zenoni) di essersi chiusa in modo egregio a riccio, contrapponendosi in particolare con una doppia - se non tripla - marcatura sui portatori di palla del 4-2-3-1 degli ospiti e limitandone le manovre pericolose. Sul blocco degli appunti, infatti, si annotano solo il tiro largo di Ricozzi al 18’, la prodezza sfiorata da Agazzi al 28’ (vicinissimo ad emulare il gol di tacco di Mancini in Parma-Lazio del 1999, sugli sviluppi del corner di Marangon) ed un ulteriore tentativo fallito da Ricozzi al rientro dalla pausa. Frenata. Con il pareggio in terra orobica (il sesto in stagione), i benacensi si trovano ora a ben dieci punti dalla capolista Sangiuliano. Scalzati anzi dal secondo posto dal Brusaporto, pur con due gare da recuperare, iniziano nel peggiore dei modi il mini tour de force che li vedrà ospitare mercoledì al Tre Stelle il Ponte San Pietro (senza capitan Giani, squalificato dopo la quinta ammonizione rimediata ieri) ed affrontare, domenica, lontano da casa, il big match con la capolista Sangiuliano.
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