Serie D, Desenzano Calvina è una resa: ko e la vetta si allontana
Se non è la fine di un sogno, poco ci manca: al Desenzano Calvina non riesce l’impresa sul campo del Sangiuliano City Nova e, invece di accorciare le distanze, patisce dalla capolista una sconfitta (1-3) che sa di addio ai sogni di promozione diretta. Certo, in calendario ci sono ancora 15 impegni, tra cui i due recuperi con Villa Valle e Caravaggio, tantissimi per scrivere già la parola fine. È comunque indubbio che la situazione dopo ieri si sia parecchio complicata, se non del tutto compromessa, nella rincorsa al trono del girone B di serie D. E, vuoi o non vuoi, sulla mazzata (più morale che in termini di risultato) patita dai biancazzurri pesa il fischietto. ù
La cronaca
Veementi a tal proposito le proteste sollevate dai giocatori in campo e dalla panchina in occasione dei due rigori accordati dal direttore di gara al 18’ del primo tempo e al 13’ della ripresa, trasformati rispettivamente da Barzotti e Qeros per ribaltare l’iniziale 0-1 a firma Gerevini. In entrambe le circostanze, anche con l’ausilio delle immagini, non sembra così evidente il contatto falloso subito da Cogliati - il migliore in assoluto sul rettangolo verde - nei contrasti con Giani e Agazzi. Al contrario l’arbitro non ha indugiato un solo istante nell’indicare il dischetto, dando così una netta sferzata ad un match che era partito con i buoni propositi dei gardesani, schierati con un 4-3-3 a trazione anteriore, ispirato dal tridente Spini-Aliu-Marangon. Non a caso, al pronti-via Zaccariello va vicino a sbloccare il parziale: tiro sventato in corner. Poi il vantaggio arriva al 12’ con la zampata di Gerevini - al secondo gol in pochi giorni dopo la rete al Ponte San Pietro di mercoledì – a coronare al meglio l’azione iniziata da Giani e perfezionata da Marangon. Ma ciò non è sufficiente per mettersi al sicuro dalle folate di capitan Pascali e soci che, raggiunto il pari dagli 11 metri, alla mezz’ora costringono Gerevini a un salvataggio sulla linea sul tentativo ravvicinato di Marotta. E ancora: ecco Sellitto strepitoso nel sbarrare la strada a un indemoniato Cogliati al 45’.
Nel mentre, il 4-3-3 di Ciceri affonda i colpi con maggiore facilità rispetto ai rivali. E tale leit-motiv si ripresenta dopo l’intervallo, con il numero 9 di casa in versione «prova a prendermi», a seminare ovunque panico e procurarsi (furbescamente?) il secondo penalty di giornata, realizzato da Qeros per il sorpasso. Duro colpo. A questo punto i biancazzurri risultano incapaci di offendere e creare pericoli a Bonadeo. Nemmeno gli inserimenti dalla panchina di Ferrara, Ferrari e Ricozzi sortiscono la scossa sperata. In questo modo, la formazione di Florindo incassa il quinto ko in stagione e tentare di risalire al più presto dal quinto posto, dove è scivolata a -11. Ed è chiamata inoltre a tenere accesso un barlume di speranza, che corrisponde al conseguire il primato e la relativa promozione diretta in serie C. Difficile? Sì. Tentar, però, non nuoce.
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