Serie D: Desenzano Calvina basta un tempo per risorgere

I gardesani vincono dopo 5 partite con Aliu e Spini ma il Caravaggio sbaglia nella ripresa il rigore del 2-2
I gol della partita
AA

«Vincere aiuta a vincere»: prendendo in prestito il pensiero espresso da Gianmarco Gerevini nel dopo-gara, il Desenzano Calvina auspica che il 2-1 di ieri sul Caravaggio sia da stimolo per le prossime 10 sfide in campionato, a cominciare dal derby di sabato al Tassara di Breno.

La massima del centrocampista gardesano - tanto semplice da enunciare quanto non di banale applicazione - viene in seguito al ritrovato successo in campionato: nel recupero della prima giornata di ritorno, i biancazzurri al Tre Stelle riabbracciano i 3 punti, che non incrociavano sul proprio cammino da 16 febbraio (4-2 sul Ponte San Pietro).

Da allora sembrava essersi abbattuto una maledizione, riscontrabile nei 3 ko con Sangiuliano, Castellanzese e Crema, nonché nei 2 pareggi agguantati soltanto in rimonta con Villa Valle e Legnano.

Con gli orobici di Terletti, invece, ecco finalmente la svolta. Certo, non è stata una scampagnata, tuttavia il sorriso ricomparso nello spogliatoio insieme all’aggancio alla zona play off in quinta posizione sono ingredienti da considerare vitali per l’autostima di una formazione priva d’identità nel recente passato.

Un aspetto, questo, che contro Gritti e soci si è al contrario rivisto, almeno nel primo tempo: pur non deliziando gli occhi per le geometrie disegnate sul rettangolo verde, il 4-3-1-2 di Soave (con Zaccariello in regia) funziona.

Che sport vuoi sul Giornale di Brescia?

Nel dettaglio, Spini - schierato a sorpresa - si presenta con buon fatturato come inedito trequartista dietro al tandem Aliu-Marangon. E dopo che quest’ultimo manca la gioia personale al 7’, l’ex Piacenza sale in cattedra al 23’ con un sombrero sulla linea di fondo per poi sfornare un assist per la botta di Campagna, murata prontamente da Traina. Che i numeri 9 e il 7 di casa siano i più ispirati è palese.

E lo ribadiscono: al 24’, beneficiando di un colpo di testa di Giani utile a stoppare una ripartenza, Marangon da posizione defilata serve ad Aliu il cioccolatino da scartare per l’1-0. A seguire, al 45’ Spini sfrutta al meglio un suggerimento in profondità di Campagna e, al termine di una progressione di 50 metri in solitaria, trova in De Bono un amico per fissare il raddoppio. Impossibile andare al riposo in modo migliore.

Qualcosa nella ripresa però si guasta. Grazie agli innesti della panchina, i biancorossi aumentano i giri del motore e al 4’ accorciano le distanze con il neoentrato Brioschi, abile nel raccogliere una respinta al limite dell’area e fulminare Sellitto nell’angolino (2-1). Da qui in avanti, si ripresenta nei locali la paura di non vincere. Un tarlo mentale che li tormenta ormai da un mese. Per scongiurarlo, dentro dunque Pinardi e Turlini, con il passaggio al 3-5-2.

Ma ciò non basta: da un tackle affondato in mischia da Franzoni e Boscolo Berto su Galdoune scaturisce il rigore per gli orobici, che Ibe spedisce tuttavia a lato (29’). E, ancora: i redivivi bergamaschi al 33’ sciupano di nuovo il possibile pari con il tiro alto di Lamesta. Evidentemente è un segno del destino, che interviene ed evita ulteriori patemi ai biancazzurri sino al triplice fischio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato