Serie D, Breno-Franciacorta: è derby con l’incognita del ghiaccio
Il fattore campo. Inteso non nel senso tradizionale, ossia come vantaggio per chi gioca in casa. Ma piuttosto sottintendendo che il campo può davvero essere un fattore nel derby di oggi tra Breno e Franciacorta, valido per la penultima giornata d’andata. Calcio d’inizio alle 14.30 e, qualora non bastassero le motivazioni legate a un derby, basta osservare la classifica: con tutte queste gare rinviate, l’occasione di salire a 26 punti e agganciare probabilmente la zona play off (per quanto pro tempore e in attesa appunto dei recuperi) è uno stimolo niente male. Inoltre, a differenza dei precedenti di campionato e Coppa (quando il cammino di avvicinamento era stato in altalena), stavolta Breno e Franciacorta arrivano bene all’appuntamento incrociato: cinque risultati utili di fila i camuni, 11 punti nelle ultime 6 gare gli ospiti.
«Credo che la semina di Maspero stia dando frutto - spiega Mario Tacchinardi, guida del Breno -. Il Franciacorta ha una rosa molto importante, e in particolare davanti ha un reparto tra i migliori dell’intera serie D. Credo fosse soltanto questione di tempo e infatti sono usciti, riuscendo a non snaturarsi e rimanendo fedeli ai loro principi di gioco, particolare non scontato quando i risultati non arrivano: per questo mi aspetto un avversario molto pericoloso». Contraccambia i complimenti il tecnico del Franciacorta, Riccardo Maspero. «Il Breno è una squadra che ha sempre operato in continuità, tutto sommato anche nei risultati: in classifica non sono mai scesi sotto la soglia di guardia e hanno giustificate ambizioni di centrare i play off. Per noi vincere al Tassara sarebbe un segnale, per proseguire il trend positivo e anche per l’autostima. Dobbiamo provarci».
Peccato per il campo. «Noi abbiamo provato - rivela Tacchinardi - a chiedere l’inversione, il Franciacorta era d’accordo, ma la Lega ha detto di no. Pazienza. Noi abbiamo un unico piccolo vantaggio, ossia quello di conoscere il terreno: non dovremo cercare spesso la verticale, altrimenti la palla rischierebbe di perdersi nel nulla. Dovremo avere pazienza e saper giocare anche palloni sporchi». «Speriamo che la temperatura si alzi un po’: sarebbe un peccato non vedere un bel calcio su un manto ghiacciato, tra due squadre che per Dna provano a giocare - spiega Maspero -. Soprattutto l’augurio è per l’incolumità dei giocatori. È vero che c’è la pausa alle porte, ma non vogliamo perderli». I due tecnici, pur con Firetto squalificato e Moraschi out nel Franciacorta, non sarebbero orientati a un turn over massiccio. Molto probabile dunque che, rispetto ai match del weekend, gli interpreti e i protagonisti siano più o meno gli stessi da ambo le parti.
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