Serie D: Breno ancora ko in trasferta, rimonta e poi beffa al 90’
Il solito risultato, l’insolita trasferta. Terminata sì con un ko come nei quattro precedenti viaggi a vuoto del Breno, ma dopo essersela giocata più che mai alla pari. La squadra di Tacchinardi fa come Penelope: tesse la tela in casa, la disfa quando va lontano dal Tassara. Non pareggia più ma va a pattare i cinque successi interni con le cinque sconfitte in trasferta.
Manca la continuità
Anche se stavolta il 2-1 sul campo della Casatese fa male perché, appunto, arriva dopo un secondo tempo di gran carriera. E a proposito di ultimi minuti, Mario Tacchinardi vince suo malgrado il premio di «profeta della domenica»: «Dobbiamo stare in gara fino al 95’, perché un match così si può risolvere all’ultimo minuto con una giocata», aveva detto alla vigilia il tecnico brenese. Ecco, appunto: appena entrato sull’1-1, Pontiggia punta Lonati, troppo morbido nell’affondo, e poi spara nel sette il gol da 3 punti. Sarebbe andato bene anche un pareggio, perché da ora il calendario del Breno va in discesa, per quanto non sia semplice nel rush finale sfidare le cosiddette piccole. Proiezioni. E la speranza è che l’altra profezia di Tacchinardi («a quota 60 si fanno i play off») sia stavolta valida, perché a 60 il Breno può ancora arrivare. Ma serve correre ed evitare questi stop&go.
La gara
La gara è bellissima, inaugurata dalla punizione alta di Recino, passando poi dal controbalzo out di Melchiori su assist di Sampietro, per il salvataggio di Ndiour su lob di Rizzo e per il diagonale fuori di Mauri. Bryan Mecca, invece, dai tempi in cui giocava nel Rezzato, s’è fatto crescere i capelli e pure la personalità: conclude lui, sotto l’incrocio, l’azione aggirante dei locali con l’1-0. Il Breno sbanda e Lollio lo tiene in piedi murando Recino lanciato da Isella, ma prima dell’intervallo Mauri davanti al portiere coglie il palo, offrendo prova di vivacità. Crescita. È così e nella ripresa infatti ci riprova due volte Mauri, prima che Ndiour rischi l’autogol deviando sul palo. La gara sembra spegnersi, invece dal 28’ succede di tutto: Mondini fugge in contropiede ma si allunga il pallone (errore grave), Pirola invece fa il Donnarumma (errore ancora più grave) e la spara addosso a Tanghetti, che ringrazia e pareggia. L’1-1 sarebbe un gran risultato: Pontiggia rovina tutto e conferma la maledizione da viaggio dei camuni. Domenica c’è il recupero col Villa Valle. Fuori casa: ora o mai più…
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