Schiaffo all’arbitro, c’è la stangata: tre anni di squalifica

Schiaffo all’arbitro, c’è la stangata. Attesa, per il giocatore Mamadou Gueye: tre anni di squalifica. Un po’ meno attesa per la società: 0-3 a tavolino, -1 in classifica e 250 euro di ammenda al Rodengo Saiano di Terza categoria.
Dopo quanto accaduto domenica alla fine del primo tempo del match con il Nave (schiaffo del giocatore al direttore di gara a seguito di una decisione contestata), oggi il giudice sportivo della delegazione di Brescia ha deliberato la propria sentenza. Non c’erano dubbi che la pena per Gueye – peraltro pentito del gesto, come ha detto in un’intervista all’indomani del fatto – sarebbe stata esemplare e infatti il giudice provinciale Francesco Valente ha squalificato per tre anni, fino al 18 aprile 2028, il calciatore. Da tariffario federale, la pena per tale gesto sarebbe stata di quattro anni, ma è stata ridotta di 12 mesi perché c’è la «lesione personale, sia pur non attestata da referto medico».
Fa però più scalpore il fatto che sia stata comunque riconosciuta la responsabilità oggettiva della società, che pur nell’immediatezza del fatto si era dissociata dal comportamento del proprio tesserato, allontanandolo a prescindere dalle decisioni che sarebbero state adottate. La Virtus Rodengo Saiano (Terza categoria, girone B) deve così incassare la sconfitta a tavolino, il -1 in classifica e 250 euro di multa.
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