Mazza e la salvezza: «Questo Cortefranca ha margini di crescita»

«La svolta della stagione il ko in amichevole col Sassuolo: ci ha dato nuova consapevolezza»
Nicoletta Mazza è al suo esordio in panchina - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Nicoletta Mazza è al suo esordio in panchina - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il Cortefranca si affaccia al nuovo anno con fondate speranze di mantenere il posto in serie B femminile appena conquistato. I sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione lo mettono nella condizione di poter gestire con una certa serenità la situazione, anche se gli ultimi due impegni del girone di andata, contro Como e Chievo, sono di quelli da far tremare i polsi.

Nicoletta Mazza, promossa a capo allenatore proprio alla vigilia dell’inizio di campionato in sostituzione di Roberto Salterio, ha buoni motivi per guardare al futuro con ottimismo. «Secondo me questa squadra ha potenzialità molto maggiori di quelle espresse sinora, anche del 50% in più. E sono convinta che con alcuni innesti di qualità non dovremmo aver problemi a tagliare il traguardo salvezza».

Mercato

La società attende a giorni la definizione delle trattative con il difensore italo argentino Belen Taborda e con la centrocampista Silvia Vivirito, in uscita da Cesena che già si allena da qualche giorno con la squadra franciacortina. Per Nicoletta Mazza è la prima esperienza da allenatore in serie B: «È la mia più grande passione e sono sempre più convinta di voler svolgere questo lavoro a tempo pieno».

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Chiaro che una salvezza tranquilla con una squadra neo promossa sarebbe per lei un buon biglietto da visita: «All’inizio abbiamo un po’ pagato l’ambientamento nella nuova categoria, anche perché per molte delle ragazze era la prima esperienza. Cammin facendo abbiamo trovato una nostra dimensione, dimostrando di poter rendere la vita dura anche alle squadre più forti. La svolta della nostra stagione secondo me è stata l’amichevole che abbiamo perso 4-2 durante una pausa di campionato con il Sassuolo. Segnando due gol nel finale alla squadra di Piovani, ma soprattutto tenendo bene il campo, abbiamo raggiunto una consapevolezza che prima non avevamo. E poi il passaggio al 4-3-3, che ci ha dato più equilibrio in campo. Da lì sono arrivati i risultati che ci hanno consentito di risalire la classifica e staccarci dalle ultime posizioni». Quanti punti servono per raggiungere l’obiettivo? «Si parla di quota salvezza a quota 24, quindi ne basterebbero 10; secondo me però possiamo benissimo aspirare ad arrivare a quota 28».

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