Ko e rabbia Cast: adesso la finale di Coppa Italia è più lontana
C’è sempre stata una salita sulla strada del Cast in Coppa Italia: dal ribaltone nella finale regionale, alla prima (decisiva) gara degli ottavi rimontata tra l’89’ e il 91’, all’arrampicata post ko d’andata col Lavis nei quarti.
Ora, dopo il ko interno (0-1) dell’andata, anche nel ritorno della semifinale servirà un’impresa, ancora più grande: la buona notizia è che il regolamento impone di vincere, ma segnando almeno due gol (con l’1-0 si va ai rigori), e la storia di questa stagione insegna quanto il Cast sia pericoloso se è spalle al muro. La cattiva notizia è che sfondare il muro del Certaldo, granitico e fortunato a Castegnato, non sarà semplice. Ma si può fare.
Il Cast paga un avvio timido, l’unico quarto d’ora in cui il 3-5-2 ospite prova a stazionare nella metà campo di casa: poi al 16’ sul primo angolo, Baccin controcrossa da sinistra, Orsucci inchioda lo 0-1 di testa e così la testuggine di Ramerini non ci pensa nemmeno un attimo ad uscire dal guscio. Il Cast ha le sue occasioni. E recriminazioni: Peli è in fuorigioco quando al 20’ sfiora il cross di Sodinha che finirebbe comunque in porta. Annullamento giusto, ma che jella.
Poi Peli al 29’ inventa la rovesciata che sfiora il palo e conclude il parziale col tiro centrale al 35’, mentre sul contrasto Zanelli-Zanaj il Certaldo chiede il rigore, ma l’arbitro offre una punizione, sprecata.
La ripresa è pura illusione: il Cast tra il 2’ e il 6’ quasi esulta con Contratti, Gritti di testa e Marazzi (salvataggio vicino alla linea), ma la spinta propulsiva frena, così come Sodinha. Ci provano ancora Giangaspero al 25’ (parata) e Gritti al 26’ (esce ad un soffio dal palo), mentre Giangaspero al 49’ impegna il portiere.
Nel finale l’arbitro conferma il suo stato confusionale ammonendo per la seconda volta (senza espellerlo) Giosa, che era diffidato e avrebbe comunque saltato il ritorno del 12 aprile. Il quarto ufficiale fa notare la dimenticanza ed il Cast chiude in dieci. Sapendo però che, se quel muro - a furia di picconate - cede, nulla è perduto. Nell’altra semifinale, San Marzano-Campobasso 1-0.
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