Da Paloschi a Sodinha, gli ex professionisti del calcio nei dilettanti

Nella nostra provincia tante «vecchie glorie» hanno deciso di scendere di categoria: ci sono anche promesse mancate, come Lorenzo Tassi
Alberto Paloschi, qui con la nuova maglia della Pro Palazzolo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Alberto Paloschi, qui con la nuova maglia della Pro Palazzolo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
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«Mi ritorni in mente», cantava Lucio Battisti. Un classico intramontabile che potrebbe fare da colonna sonora alla piccola colonia di ex giocatori professionisti che, dopo aver frequentato – più o meno da protagonisti – i salotti dell’alta aristocrazia calcistica, hanno scelto di avviarsi verso il tramonto della carriera nelle categorie più basse, tra i dilettanti. Vediamo alcuni casi che riguardano da vicino la nostra provincia.

Alberto Paloschi

Paloschi ai tempi del Chievo
Paloschi ai tempi del Chievo

Un debutto in serie A da sogno: entra a San Siro con la maglia del Milan e, dopo appena diciotto secondi, trova il gol con un diagonale che s’infila all’angolino. La carriera di Alberto Paloschi, però, non va esattamente come tutti prefiguravano all’epoca: in rossonero colleziona appena sette presenze, poi peregrina a lungo in giro per l’Italia, tra prestiti e compartecipazioni. L’esperienza più felice è quella al Chievo, che dopo la terza stagione lo riscatta dal Diavolo. Resta a Verona cinque anni, si trasferisce in Galles (allo Swansea) per sei mesi, e al suo ritorno in Italia non lascia più il segno tra Atalanta, Spal e Cagliari. Dopo la parentesi in C al Siena, passa al Desenzano nell’estate del 2023. Da gennaio gioca nella Pro Palazzolo: impatto dirompente da sei reti in nove presenze. A febbraio ha già migliorato i numeri dello scorso campionato.

Felipe Sodinha

Felipe Sodinha in azione con la maglia del Brescia - Foto Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
Felipe Sodinha in azione con la maglia del Brescia - Foto Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it

Una raffinatezza tecnica non all’altezza della carriera che si è costruito in Italia. Eppure Felipe Sodinha ha fatto breccia nel cuore degli amanti del calcio. Genio e sregolatezza condensati in una vita a tratti travagliata, segnata da problemi con l’alcol e da una testa che non sempre l’ha condotto su sentieri virtuosi. Restano però le giocate, i lampi di classe. Ne ha regalati anche a Brescia, fino alla retrocessione sul campo nel 2015. Il calcio per Felipe è divertimento: attualmente gioca all’Atletico Offlaga, in Prima categoria. In precedenza ha vestito le maglie di Ospitaletto, Cast Brescia e Franciacorta. Sui campi di provincia, con il sorriso di sempre.

Carlos Embalo

In biancazzurro Embalo ha vissuto la miglior stagione in carriera - Foto Reporter Paletti © www.giornaledibrescia.it
In biancazzurro Embalo ha vissuto la miglior stagione in carriera - Foto Reporter Paletti © www.giornaledibrescia.it

Un guineense che cresce calcisticamente in Portogallo, sbarca in Italia grazie al Palermo e sboccia a Brescia. Carlos Embalo è un giramondo che deve molto alla nostra città, nella quale ha vissuto la stagione numericamente più importante in carriera (cinque gol e undici assist), facendovi ritorno qualche anno dopo. Poi di nuovo Palermo, Cosenza, Cittadella e Foggia, tutte avventure infruttuose. In mezzo altre fughe all’estero, tra Belgio (Eupen) e Spagna (Alcorcón). Nella sua Nazionale, la Guinea-Bissau, ha giocato tre partite tra il 2018 e il 2020, senza entrare mai stabilmente nel giro delle convocazioni. Oggi è un giocatore del Ciliverghe, in serie D, dopo aver saltato per infortunio quasi tutto il girone d’andata con la Scafatese.

Yves Baraye

Baraye a duello con Gussago in Ospitaletto-Breno - Foto New Reporter Perteghella © www.giornaledibrescia.it
Baraye a duello con Gussago in Ospitaletto-Breno - Foto New Reporter Perteghella © www.giornaledibrescia.it

Da promettente enfant terrible forgiato dalle giovanili del Marsiglia arriva in Italia grazie all’Udinese, ma la prima vera opportunità tra i professionisti gliela regala il Lumezzane. È uno degli artefici della risalita del Parma dopo il fallimento: firma con i crociati in D e li saluta subito dopo la promozione in A. La scorsa estate si è legato all’Ospitaletto dopo cinque anni trascorsi lontano del nostro Paese, in Portogallo (Gil Vicente, Belenenses e Marítimo) e Serbia (Vojvodina). Negli ultimi mesi ha ritrovato soprattutto continuità: ventuno presenze in serie D, quasi tutte da titolare, e sei reti.

Mirko Gori

L'esultanza di Gori dopo un gol al Brescia nel 2018 - Foto Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza di Gori dopo un gol al Brescia nel 2018 - Foto Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it

Centrocampista di corsa e sostanza, ha legato vita e carriera Frosinone. Per più di vent’anni, tra giovanili e prima squadra, ha vestito solo il gialloblù dei ciociari. Togliendosi tante soddisfazioni: una promozione in serie B, addirittura due in A. La lunga storia d’amore si è interrotta nel gennaio del 2022, quando è partito in prestito per Alessandria. Dopo due passaggi a Trieste e Roma (al Monterosi Tuscia), si è accasato al Desenzano la scorsa estate. Per i gardesani, al netto di qualche problema fisico che ha condizionato la sua stagione, è uno dei leader tecnici in mezzo al campo.

Lorenzo Tassi

Lorenzo Tassi, qui il giorno del suo esordio ufficiale con il Brescia - Foto Reporter Campanelli © www.giornaledibrescia.it
Lorenzo Tassi, qui il giorno del suo esordio ufficiale con il Brescia - Foto Reporter Campanelli © www.giornaledibrescia.it

Il talento da solo non basta. Neppure quando è talmente cristallino da affibbiarti lo scomodo soprannome di «nuovo Baggio». Lorenzo Tassi ha movenze da campioncino: il Brescia lo fa esordire in serie A ad appena sedici anni, poi arriva l’Inter che sbaraglia la concorrenza e lo acquista in due tranche (all’epoca c’era ancora la comproprietà). Per una cifra importante, superiore ai 2 milioni di euro. Ma Lorenzo non sfonda mai. Cambia maglia ogni anno: Prato, Savona, Avellino, FeralpiSalò, Vicenza, Arezzo, Vis Pesaro. Non riesce a imporsi in nessuna di queste piazze, ed esce in fretta dai radar del grande calcio. Ha da poco compiuto trent’anni e oggi milita nel Castiglione, in Eccellenza. La sua è una storia comune a molti. Cosa sia andato storto, probabilmente, resterà per sempre un mistero.

Massimo Volta

Massimo Volta nel recente match contro il Rovato Vertovese - Foto New Reporter Mazzocchi © www.giornaledibrescia.it
Massimo Volta nel recente match contro il Rovato Vertovese - Foto New Reporter Mazzocchi © www.giornaledibrescia.it

A Carpenedolo ha conosciuto il calcio dei grandi e a Carpenedolo, con ogni probabilità, concluderà la propria carriera. Massimo Volta ha voluto chiudere un cerchio, dopo anni trascorsi tra serie A e B. L’apice l’ha raggiunto alla Sampdoria, che gli ha consentito di esordire in Champions League (nei preliminari). Ha tentato la fortuna anche all’estero, al Granada, giocando però soltanto in Copa del Rey e mai in Liga. Alla soglia dei trentott’anni si diverte ancora in Eccellenza.

Luigi Scaglia

Luigi Scaglia ha giocato più di 150 partite con il Brescia - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
Luigi Scaglia ha giocato più di 150 partite con il Brescia - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it

Un figlio di Brescia: nato a Chiari, cresciuto nel settore giovanile delle rondinelle (con più di 150 presenze all’attivo), vecchia conoscenza del Lumezzane. Non è mai arrivato in serie A, ma ha macinato chilometri tra B, C e D. Per tre anni, tra il 2020 e il 2023, ha giocato nel Franciacorta. Dal 2023 è un tesserato del CazzagoBornato in Eccellenza. Anche per lui potrebbe essere l’ultima esperienza: a novembre compirà trentanove anni.

Fabio Bertoli

Bertoli con la maglia della Bedizzolese - Foto New Reporter Pasquali © www.giornaledibrescia.it
Bertoli con la maglia della Bedizzolese - Foto New Reporter Pasquali © www.giornaledibrescia.it

Di lui, come di Tassi, si faceva un gran parlare ancor prima che si affacciasse al calcio professionistico. Il Brescia lo fece debuttare in serie B nel 2014, contro il Frosinone. Poi se ne sono perse le tracce: dopo un prestito a Piacenza e una parentesi poco fortunata a Prato si è trasferito al Desenzano Calvina, per poi passare da Ghedi, Rovato e Bedizzole. Oggi è un giocatore del Bsv Garda, nel girone C di Eccellenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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