Desenzano Calvina: l'era Soave in panchina parte col ko
Nemmeno la ricetta Soave fa assaporare al Desenzano Calvina il dolce gusto della vittoria: l’esordio del neotecnico, chiamato a sostituire l’esonerato Florindo, si conclude con un ko di misura con il Crema (0-1). Si allunga, dunque, il digiuno dai tre punti dei gardesani: bisogna tornare al 4-2 sul Ponte San Pietro del 16 febbraio per rivedere il sorriso sul loro volto. E ora la squadra occupa la sesta posizione. Certo, già domenica si può rientrare in zona play off, aggiudicandosi il recupero casalingo con il Caravaggio. Ma, come ribadito dallo stesso tecnico, è evidente che qualcosa blocchi mentalmente i giocatori. Spetta all’allenatore capire di cosa si tratti e porvi rimedio in vista del prossimo incontro.
Continua la serie negativa
Rimane il fatto che la squadra non gira al meglio. E non sembrerebbe essere una questione di modulo: il veronese è passato dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2, dando fiducia a sinistra a un Turlini sin qui poco impiegato (solo 304’ in 13 partite) ed a Pinardi (sparito dai radar nelle ultime 8 gare, con appena 48 minuti), con Gerevini ad agire da pendolo alle spalle della coppia Aliu-Ferrari. Piuttosto il black-out è legato ad un fattore psicologico, che manda «in bambola» i biancazzurri alla prima difficoltà: capita da gennaio e si è ripetuto ieri con puntualità.
La cronaca
Sull’iniziativa di Ferretti (egregio nell’addomesticare a ridosso della linea laterale un suggerimento dalle retrove di Marco Ruffini ed esplodere poi un tiro insidioso), Sellitto si fa sfuggire il pallone consegnandolo all’accorrente Ceresani per il vantaggio dei nerobianchi (37’). Sino a quell’istante il 4-4-2 di Bellinzaghi era rimasto a guardare: qualche scorribanda sulla destra con Cerri e un errore in disimpegno del portiere di casa non sfruttato al 18’, complice il muro issato da Giani. Nella metà campo opposta, invece, i biancazzurri avevano creato maggiori occasioni, senza comunque incidere con Aliu (incornata a lato su assist di Agazzi e Ferrari al 5’), Pinardi (tiro out al 15’) e Franzoni (sventola dalla distanza deviata in corner al 27’).
La ripresa
E nemmeno nella ripresa il mirino si aggiusta, anzi: forti anche degli sprint di Spini, i locali tengono il possesso palla e schiacciano gli avversari, ma inquadrare il bersaglio grosso resta un’utopia. L’unico a riuscirci è Marangon su punizione al 22’, quando Ziglioli smanaccia prontamente in angolo. A corollario, ecco inoltre la doppia chanche sprecata da Aliu (26’ e 27’) sulle idee di Gerevini. Di contro, agendo di rimessa, gli ospiti collezionano allora due ghiotte chance per raddoppiare al 20’ con la volèe di Mandelli e al 40’ con Poledri: bravo stavolta Sellitto a rispondere presente. Eppure l’ultima parola è ancora dei locali, con il calcio piazzato a lato di Giani al 56’. Sì, avete letto bene: l’ampio minutaggio del recupero è dettato dagli gli 8 minuti d’interruzione tra il 13’ e 21’ per permettere l’intervento dei sanitari su Marco Ruffini - ex di giornata - uscito alla peggio da un contrasto aereo con Marangon. Raggiunto in campo anche dal fratello-rivale Luca e trasportato in ospedale, per lui si teme la rottura del setto nasale.
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