Desenzano Calvina, due «zuccate» per avere la meglio
Pochi dubbi: ieri, al Tre Stelle, per segnare serviva solo la testa. In senso non solo metaforico. Un concetto che Aliu e Viganò nel primo tempo, così come Giani nella ripresa hanno applicato alla lettera, rispettivamente aprendo le marcature per i locali, pareggiando per gli avversari e chiudendo le ostilità sul 2-1 in favore del Desenzano Calvina. In questo modo la formazione di Soave - in campo con il 4-3-1-2, senza Gerevini in mediana e Ferrari in attacco, ma con Spini trequartista alle spalle del tandem Aliu-Marangon - con il quarto risultato utile balza al quarto posto in classifica e si porta a -3 punti dal Brusaporto.
Al contrario, la Brianza Olginatese - invischiata in zona play out e presentatasi in riva al Benaco con un 3-5-2 piuttosto difensivo - ha dovuto cedere il passo, nonostante uno Colnago in versione «acchiappatutto».
Nel dettaglio, il portiere classe 2003 al 6’ ha neutralizzato un calcio di rigore calciato da Marangon, accordato per un fallo di Viganò (solo ammonito, sebbene abbia interrotto una chiara occasione da rete di Aliu), ripetendosi poi sulla botta di Franzoni al 17’. E, ancora: nella ripresa rieccolo salire in cattedra sui tentativi di Franzoni (27’) e Ferrara (28’), nonché sulla capocciata di Boscolo Berto indirizzata sotto la traversa sugli sviluppi di un corner calciato da Marangon (32’). E, in ultimo, nuovamente sul diagonale di Ferrara (41’).
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Nel mentre, si sono fatti oggettivamente preferire i gardesani, che hanno iniziato con il vento in poppa (incornata in fondo al sacco di Aliu sul bel traversone di Franzoni), ma che sono stati incapaci di raddoppiare subito. D’altro canto, dopo aver testato la bravura di Giani al 37’ (doppio tackle in area sull’ex Crema e Caraffa, che equivalgono a due gol evitati), i brianzoli sfruttano la successiva punizione «regalata» da Marangon (controllo imperfetto e Caraffa abbattuto) per impattare: infallibili tanto la mira di Cavagna quanto le doti aeree di Viganò.
All’opposto, al rientro dalla pausa, gli uomini di Boldini acquisiscono coraggio, commettendo comunque gravi errori sotta porta: Panzetta spara alto al 26’, idem Brini al 30’, mentre al 36’ Viganò in tuffo manca il bersaglio sul pregevole lancio di Ruggeri. E nemmeno incassato l’1-2 la loro fortuna gira: con la gara per nulla chiusa, il retropassaggio sciagurato di Zaccariello non viene tramutato in oro dai lecchesi in pieno recupero. Di conseguenza, il sospiro di sollievo dei biancazzurri si tramuta in gioia: pur complicato, il secondo successo consecutivo tra le mura amiche è realtà.
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