Desenzano Calvina: dalla difesa la rincorsa per puntare in alto

La squadra di Florindo ha 5 punti in più della stagione passata ed è ad una lunghezza dalla vetta
Nicholas Giani tra i più esperti del Desenzano ed emblema della retroguardia gardesana - © www.giornaledibrescia.it
Nicholas Giani tra i più esperti del Desenzano ed emblema della retroguardia gardesana - © www.giornaledibrescia.it
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Anno nuovo, nuovo bilancio. In attesa delle decisioni sulla prosecuzione del campionato e sul recupero con la Folgore Caratese, per il Desenzano Calvina c’è il tempo di un flashback per fare un confronto con la scorsa stagione. E se l’obiettivo dichiarato della società è di migliorare assolutamente il (deludente) sesto posto con cui ha chiuso la scorsa stagione (play off solo sfiorati dopo la sbandata all’ultima giornata con il NibionnOggiono), ora i numeri sono confortanti.

Vertice

I gardesani occupano infatti la seconda posizione, ad una sola lunghezza dalla capolista Sangiuliano City Nova, che - per onor di cronaca - ha comunque una gara in meno rispetto a capitan Giani e soci. Basandoci allora meramente sui numeri sin qui registrati, dopo 18 impegni - tante le sfide disputate sin qui dai biancoazzurri - la proiezione ha ben altro suono. La differenza è netta fra gli attuali 32 punti ed i 27 dell’anno prima. Un +5 confortante, sulla quale incide pesantemente il rendimento difensivo. Un aspetto già analizzato di recente, ma che non smette di stupire: passare da 25 a 16 gol subiti è e deve essere un surplus di fiducia per il portiere Sellitto e il pacchetto arretrato.

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E l’attacco? Nonostante la partenza in estate di Recino (autore di 21 reti), minimi gli scossoni registrati grazie agli acuti di Aliu (11), Marangon (5) ed alle doppiette di Franzoni, Gerevini, Giani e Ricozzi, cui si sommano le reti di Agazzi, Campagna, Carta e Ruffini. In totale sono 28 centri, due in meno rispetto ad un anno fa.

L’allenatore

«Sono dati buoni - dice Michele Florindo -, ma con un pizzico di attenzione e fortuna avrebbero potuto essere ancora migliori. Mi piace comunque sottolineare che il merito dei pochi gol subiti non sia esclusivamente dei difensori, ma vada esteso a tutti gli interpreti. Anche gli attaccanti si spendono molto in fase di non possesso e aiutano i compagni. Ciò giova a limitare gli avversari». E ancora: «Non va comunque tolto il merito alla società: con un grande lavoro nel mercato estivo, mi ha messo a disposizione una rosa di qualità. A me ora farla rendere al massimo e toglierci insieme soddisfazioni».

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