Desenzano Calvina allunga la serie con un punto di rammarico

Il Desenzano Calvina ingrana la quarta: dopo il 2-1 con il Caravaggio, lo 0-0 con il Breno e il 2-1 con la Brianza Olginatese, ecco l’1-1 con la Casatese. Ed era da un po’ che mancava un filotto così positivo. Pare dunque che la cura Soave funzioni: dall’arrivo del tecnico veronese, 8 i punti conquistati sui 15 disponibili.

Certo, un briciolo di amaro lo si può percepire per la mancata vittoria di ieri, che avrebbe portato i biancazzurri in seconda posizione in classifica con - chissà - l’ambizione di riaprire addirittura il discorso per il primato visto il ko del Sangiuliano.

Ad ogni modo, a conti fatti, bisogna sorridere tanto per la classifica (difendere il quinto posto è oro), quanto per il risultato maturato da una prestazione convincente di fronte ad un avversario quotato.

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E nemmeno lo svantaggio patito all’11’ (con la sventola dal limite dall’area di Mecca, complice una deviazione) ha destabilizzato capitan Giani e soci, come era solito accadere nel recente passato. Al contrario, provando ad imbastire manovre ragionate e corali, nel loro 4-3-1-2 (privo di novità rispetto alla vigilia, considerate anche le numerose assenze, con il confermato dirottamento di Agazzi a sinistra e Munaretto basso a destra), conquistano metri e vengono premiati con il pareggio al 22’.

Nella circostanza il break in mediana di Franzoni trova largo a destra Munaretto, il quale non ci pensa due volte e, ripetendo in fotocopia l’azione dell’1-0 di mercoledì, effettua un cross sul secondo palo: un suggerimento troppo invitante per Aliu che insacca con la specialità della casa, ovvero il colpo di testa in corsa.

Sino a quel momento, gara comunque vibrante: tanto vigore tra gli schieramenti, ma rare le occasioni, con il raddoppio annullato per fuorigioco al bomber albanese per gli ospiti e Masini fermato da Sellitto per i locali. E nemmeno nella ripresa il match cambia volto. La gara rimane viva, tuttavia sono i mediani a fare la parte dei leoni: di qui e di là, difficile trovare varchi.

Eppure i gardesani vanno nuovamente a segno con Ruffini (subentrato insieme a Carta al posto di Marangon e Carta), ma la cui posizione al momento del tap-in su assist di Spini viene considerata in fuorigioco. Poi nulla più: persiste la «X».