Ciliverghe, per la finale di Coppa Italia serve una vera impresa

I gialloblù devono ribaltare lo 0-3 subìto all’andata a Salsomaggiore, in difesa rientra il centrale Contri
Il Ciliverghe ritrova il centrale Francesco Contri -  © www.giornaledibrescia.it
Il Ciliverghe ritrova il centrale Francesco Contri - © www.giornaledibrescia.it
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Per credere all’impresa la prima regola potrebbe essere affidarsi al fattore campo. Non per un discorso di tifo, anche se il Ciliverghe ha scelto di consentire l’ingresso libero a tutti per avere la spinta dei suoi tifosi, ma proprio di morfologia del terreno di gioco.

Sul sintetico

«Casa Cili» è quanto di più diverso vi sia dall’impianto di Salsomaggiore, dove i locali quindici giorni fa vinsero alla grande (3-0) con un primo tempo contrassegnato da gioco arioso, cambi di campo e cross. Oggi alle ore 15, col sintetico abbastanza stretto, adatto alla fisarmonica palla a terra di Volpi e assai meno alla fisicità dei parmensi, potrebbe ispirare davvero una rimonta che resta proibitiva e sconfinerebbe nell’epica (4 gol, senza subirne: con i gol in trasferta che valgono doppio è più «semplice» nell’altra semifinale provarci per l’Ossese dopo il 3-1 subito a Barletta).

Rivali

Non è nemmeno un caso che il Salsomaggiore abbia un rendimento nettamente migliore in casa piuttosto che fuori, dato che sul campo amico ha perso soltanto due volte, e una giusto domenica quando la testa era a questa semifinale di ritorno. Insomma, nessuno crede sia facile ma, anche col rientro di Contri a dare man forte alla difesa, non è nemmeno giusto partire battuti. «Se ce ne hanno fatti loro tre in mezz’ora, anche noi possiamo fargliene tre in 90 minuti»: il mantra di Volpi è una speranza e assieme un piano partita. Si può fare?

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