Castegnato-Prevalle: derby-finale con vista sulla strada dei sogni
Due cammini diversi, ma anche un punto in comune, ossia il merito, tra Atletico Castegnato e Prevalle, che oggi alle ore 15 si giocano la vittoria dei play off di girone in Eccellenza e dunque la possibilità di accedere agli spareggi nazionali (al terzo turno c’è l’Offanenghese) che portano alla serie D. Dichiarazioni.
«Una classifica della stagione regolare raramente è bugiarda e dunque se noi siamo arrivati secondi e loro terzi, diciamo che è giusto che ci giochiamo questa finale». A parlare è Paolo Quartuccio, allenatore dell’Atletico Castegnato, che si può considerare la rivelazione positiva del torneo. «Qualcuno, a fine torneo, ha detto che in fondo non eravamo male: è vero, ma il nostro cammino nella fase discendente del campionato resta davvero importante. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, prendendoci la seconda piazza tra i terrestri, dietro gli alieni del Lumezzane e in un girone difficilissimo. Ora però vogliamo la ciliegina».
Per il Prevalle, passato con lo 0-0 contro il Darfo in semifinale e che stavolta avrà bisogno di vincere, parla il ds Corrado Danieli.
«Avere un solo risultato utile a disposizione rende la strada in salita, ma è un ostacolo che non prendiamo in considerazione: sappiamo bene che in queste sfide il pareggio è piuttosto complicato da vedere. Lo 0-0 col Darfo è figlio soprattutto di quattro grandi parate del loro portiere, ma noi abbiamo sempre giocato per vincere. È una finale e, come tale, va giocata senza calcoli: peraltro l’Atletico Castegnato s’è preso con merito quel secondo posto che a lungo abbiamo inseguito e che all’andata stavamo anche meritando. Diciamo che in una sola partita possiamo provare a riprenderci quanto abbiamo lasciato».
Nell’Atletico Castegnato rientra dalla squalifica Marrazzo, che Danieli incorona come «uomo del campionato». «Quando in rosa hai una punta che segna 30 gol, è come partire sempre da 1-0 - spiega il ds del Prevalle -. Noi davanti abbiamo qualche problema, con Guariniello e Maccabiti non al meglio e numeri poco esaltanti. Ma vedremo di farci trovare pronti».
Quartuccio, al quale basta non perdere al 90’, si affida allo spirito dei suoi. «Con il Valcalepio siamo andati sotto e abbiamo ribaltato la partita. Significa avere grande tempra: il mio gruppo è cresciuto nel tempo, anche a livello mentale. E io non so allenare per il pari, non l’ho mai imparato in carriera. Perciò sono convinto che eventuali ostacoli non ci abbatteranno: sappiamo quanto abbiamo sudato per arrivare fin qui. Vogliamo prenderci un risultato non preventivato, ma meritato».
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato