Calcio femminile: il Brescia scappa, poi rischia ma rimane capolista

Derby con finale thrilling: al 50’Cortefranca a un soffio dal 3-3. Nel secondo tempo cittadine in debito d’ossigeno
Doppietta: l’ha segnata Luana Merli per il Brescia che «vede» la serie A - © www.giornaledibrescia.it
Doppietta: l’ha segnata Luana Merli per il Brescia che «vede» la serie A - © www.giornaledibrescia.it
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Un derby, in un centro sportivo Rigamonti esaurito, senza mezze misure. Dominato dal Brescia nel primo tempo e dal Cortefranca nella ripresa con un finale degno del miglior thrilling. Con Lonni che al 50' (forse ostacolata) si fa scavalcare dal pallone sulla punizione buttata nel mucchio da Lacchini, con la mischia furibonda che ne sussegue ed il tiro finale a porta sguarnita di Vavassori che trova però sulla linea bianca la miracolosa respinta con il corpo di Asta.

Il derby è del Brescia, la serie A non ancora. Ci vorranno altre due vittorie (in trasferta a Cesena ed in casa con il Palermo) per portare a compimento l'impresa, a meno che il Como non perda punti domenica a Cortefranca. Può anche accadere, ma solo se la squadra di Mazza sarà quella vista nel secondo tempo contro un Brescia in debito di ossigeno. Alla fine ha vinto chi ne aveva più bisogno, ma il Cortefranca ha mostrato di non essere arrivato così in alto per caso. Ha messo alle corde la capolista e le ha fatto vedere i sorci verdi. Tante le protagoniste di una gara che sembrava già chiusa nei primi 45', chiusi sul 3 a 0, e che si è incredibilmente riaperta nella ripresa. Il gran bel Brescia del primo tempo ha assunto le sembianze di una Luana Merli scatenata (doppietta per lei), di una Cristina Merli altrettanto efficace e di una Brayda inesauribile nell'andare a caccia di palloni, mentre Ghisi, Magri e Asta formavano una gran cerniera a centrocampo e dietro Lonni poteva dormire sonni tranquilli per la salda tenuta della sua difesa.

La ripresa

Nella ripresa è cambiato tutto ed il Cortefranca è venuto prepotentemente fuori, grazie alla miccia scatenata da una delle tante ex di giornata, Alice Martani. Le compagne le sono andate dietro mentre il Brescia rinunciava a giocare affidandosi ai lanci lunghi e concedendo sempre più metri alle avversarie. Libere perciò di far valere il mestiere di Muraro e Picchi, abili a confezionare il 2 a 3 che ha messo ancor più in confusione il Brescia.

Segni del destino

Se la rimonta alla fine non si è concretizzata lo si deve anche a quei segni del destino che già si erano materializzati nel match vinto contro il Como. Brescia di una concretezza disarmante nella prima mezz'ora. Al 12' Luana Merli sorprende Meleddu di testa. Dopo 5' Ghisi realizza il 2 a 0 con una perfetta parabola dai 25 metri. Ed al 30' c'è spazio anche per la doppietta di Luana Merli con un gran diagonale reso possibile da una palla recuperata in pressing da Brayda e poi rifinita da Cristina Merli. Nella ripresa al 12' Martani riapre i giochi con un gran sinistro rasoterra, mentre al 37' Muraro sfugge per la prima volta a Viscardi e rimette in mezzo per il tocco morbido di Picchi, al 15esimo centro stagionale, proprio come Luana Merli, con la quale condivide adesso il primato della classifica cannonieri. In precedenza Porcarelli aveva avuto la palla del 4 a 1, vanificata però dalla bella uscita di Meleddu. Poi l'arrembaggio finale delle franciacortine, frustrato dal salvataggio di Asta, valso la vittoria nel derby e forse anche il campionato.

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