Breno, l’attacco a grandi falcate e spinge i camuni ai play off
Imparagonabile se collegato al calendario, il cammino del Breno in questa andata 2021/’22 è comunque migliore - anche se non in modo netto - rispetto a quello dell’andata 2020/’21, a conferma delle rinnovate ambizioni della società camuna. Fermare la classifica dello scorso campionato al 3 gennaio 2021 non è indicativo perché, a causa del Covid (di altri), il Breno nella parte discendente del 2020 giocò soltanto 8 gare e si ritrovò con pochissimi punti a inizio 2021 per una situazione figlia dei continui rinvii, oltre che delle zero vittorie. Occorre allargare lo spettro all’intero girone d’andata 2020/’21 per fare raffronti plausibili. O meglio, dato che pure l’andata attuale non è ancora terminata (manca una gara), alle prime 18 partite, che nel 2020/’21 rappresentano un bottino, stante il girone più corto, raggiungibile con le 17 gare d’andata più la prima di ritorno.
A quel punto, il Breno aveva totalizzato 22 punti, figli di 5 vittorie, 7 pareggi e 6 ko, con parità tra gol fatti e subiti, 19. Oggi i punti, sempre dopo 18 gare, sono 26, con 6 successi, 8 pari e 4 sconfitte. Numeri non così distanti, sin qui, ma il vero cambio di passo si nota nei gol: ben 32 quelli fatti, secondo migliore attacco alla pari del Franciacorta, della capolista Sangiuliano e del Vis Nova, ma 24 i subiti, sola nota dolente per la squadra che aveva chiuso lo scorso girone B con la miglior difesa.
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È però cambiata la situazione di classifica: i 4 punti in più rispetto all’anno scorso non fotografano a sufficienza il passo in avanti. Allora il Breno era decimo a +1 sui play out e -7 dai play off. Oggi è sesto a -2 dai play off e a +7 sui play out. Una netta inversione di tendenza. Molto si deve anche a un girone più equilibrato, dove si pareggia di più (53 segni "X" contro 47) e dove dunque anche il punticino (il pari è sempre abbastanza presente nel cammino dei granata) ha un peso maggiore.
La vera differenza starà nel girone di ritorno: il Breno 2020/’21 viaggiò dalla 18esima in avanti alla media di 1,6 punti a partita, «grazie anche ai bei campi», come ha spesso detto Mario Tacchinardi. Dovesse ripetersi in questo 2021-2022, chiuderebbe a 58 punti. Tale quota nello scorso torneo (ma si giocavano 34 gare, non 38) valeva il terzo posto. Stavolta basterebbe per i play off?
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