Breno, così proprio non va: a Brusaporto si ferma al palo

Come a Crema i granata pagano l’avvio stentato e rimediano il secondo ko consecutivo finendo in 10
Il Breno esce sconfitto anche dalla battaglia di Brusaporto dopo un avvio stentato - Foto tratta da Facebook
Il Breno esce sconfitto anche dalla battaglia di Brusaporto dopo un avvio stentato - Foto tratta da Facebook
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Nel cinema si chiama effetto «Rashomon» e racchiude modi differenti di raccontare la stessa vicenda. Ecco, la sconfitta del Breno a Brusaporto si può narrare seguendo il parere dei colpevolisti o quello degli innocentisti. Di sicuro abbiamo assistito a una via di mezzo tra l’ottima prestazione contro il Legnano e quella mediocre col Crema. Ma al Breno servivano punti e così la bilancia tende verso il piatto più povero, quello che piange.

Tabelle

Per i play off nulla è compromesso, ma dal tour de force di scontri diretti il Breno esce con più rammarico che soddisfazione (2 vittorie e 3 ko). I colpevolisti evidenzieranno le mancanze di una squadra pericolosa soltanto nell’ultima mezz’ora, dopo l’ennesimo approccio farlocco, già costato caro a Crema. Gli innocentisti si rifaranno invece alle tre clamorose occasioni, compresi due legni, e ad un rigore negato al 15’ della ripresa. Dopo il gol fantasma di Crema, un altro episodio che dice male. Ma prendersela solo con l’arbitro non aiuta a crescere.

Avvio

Nel primo tempo il Brusaporto pressa il giusto e va all’anticipo sistematico: passa al 13’, la squadra di casa, quando Tota legge male una rimessa laterale di Ippolito da destra e, dopo il disturbo regolare di Stefanoni, spalanca la porta a Forlani per l’1-0. Il primo squillo brenese è in una conclusione di Mauri parata al 22’ dopo sfera raccattata in pressing da Cristini, ma la frazione regala poco altro, perché anche il Brusaporto è tanto veloce in ripartenza quanto frenetico nell’ultimo passaggio.

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La ripresa è migliore: i locali si dimenticano di chiudere la partita con Iori al 6’, Siciliano al 38’ e Sokhna al 45’ . In mezzo però c’è pure un po’ di Breno. Che reclama rigore per un tocco di mano di Iori su punizione tagliata di Cristini, resta in dieci per il secondo giallo di frustrazione a Mauri, e poi se la prende con la sorte: al 32’ Melchiori entra in area a mille all’ora su sponda di Triglia e spacca il palo; al 36’ Ferraro devia maldestramente verso la sua porta un cross ma viene salvato dalla traversa; all’ultimo secondo Triglia inventa la rovesciata da album Panini che per un soffio non diventa foto-ricordo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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