Addio a Bepi Parigi: con il Capriolo sfiorò la serie C

La Redazione Web
Scomparso a 88 anni il presidente degli anni più belli del club granata
Una partita del Capriolo di Bepi Parigi
Una partita del Capriolo di Bepi Parigi
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Il calcio bresciano ha dato oggi l’ultimo saluto a Bepi Parigi, 88 anni, imprenditore nel settore dell’edilizia, artefice primo della scalata del Capriolo dalle categorie minori sino al vertice del calcio dilettantistico. Quella serie D che vide i granata sfiorare l’accesso al professionismo, con il secondo posto conquistato nella stagione 1993/’94 alle spalle del Brescello, in un girone con buona presenza bresciana: Chiari, Darfo Boario e Bagnolese.

Un risultato punta dell’iceberg di un club nel quale la mano del presidente era estremamente tangibile, anche perché profondo conoscitore degli uomini ancor prima dei calciatori o degli allenatori ai quali affidare le proprie squadra.

In quella stagione già ricordatata, oltre al secondo posto in campionato (con qualche rimpianto), il Capriolo a lungo cullò il sogno di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Coppa Italia di categoria, dalla quale fu estromesso solo al termine di un girone di semifinale nel quale prima pareggiò 1-1 a Gubbio e poi, dopo lo 0-0 tra gli Umbri ed il Varese, perse in casa 2-0 con i biancorossi, in seguito vincitori del trofeo sul Tolentino di Castori.

Proprio perché profondo conoscitore del mondo del calcio, dopo quella partita Parigi ebbe a dire con tutta serenità «sono stati più bravi». Perché gli piaceva sì vincere, ma era prima di tutto amante del bel calcio.

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