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Brescia, un mini campionato per capire se ci sono speranze

Napoli e Genoa in casa e in mezzo le trasferte con Sassuolo e Fiorentina. Siamo all’ultima chiamata
I giocatori del Brescia a Torino - Foto © www.giornaledibrescia.it
I giocatori del Brescia a Torino - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quando si attraversa una crisi talmente grande che non si sa da che parte cominciare ad analizzarla, una soluzione per capirci qualcosa può essere quella di ragionare per micro obiettivi: un passo alla volta, provare a circoscrivere la crisi.

Mancano 14 giornate alla fine del campionato e il Brescia nel tentativo di recuperare il -7 dalla zona salvezza non può pensare troppo in là nel tempo, assurdo fare calcoli per interpretare entro quanto può pensare di recuperare il gap.

Mini campionato. Restiamo quindi solo sulle prossime quattro giornate e mettiamole a confronto con quelle che attendono le dirette concorrenti, in particolare le tre che precedono in questo momento le rondinelle. Partiamo ovviamente dalla squadra di Lopez che, così come tutte le altre, avrà due gare casalinghe e due in trasferta.

Si parte venerdì con il Napoli al Rigamonti, poi i viaggi di domenica 1 marzo a Reggio Emilia con il Sassuolo e di domenica 8 marzo a Firenze, infine lo scontro diretto casalingo con il Genoa il 15 del mese prossimo.

Il Napoli è quello con la posizione migliore ed è solo ottavo, Sassuolo e Fiorentina sono squadre di metà classifica e il Genoa è la prima squadra che precede le rondinelle penultime a +6.

I biancoazzurri non dovranno quindi affrontare nessuna squadra di fascia alta ovvero tra le prime sette, al contrario del Lecce (+9 sul Brescia) che dovrà vedersela con la quinta (Roma), la quarta (Atalanta), la capolista (Juve) e il Milan rilanciatosi al sesto posto. Anche il calendario delle due genovesi cozza con avversarie da primi posti. Per la Sampdoria ci sono l’Inter terza forza, il Verona sesto, la Roma ai confini della zona Champions League e il Bologna che è nono. Per il Genoa subito la Lazio vicecapolista, il Milan tornato sognatore e il Parma, prima di venire proprio a Mompiano a visitare il Brescia. C’è poi anche la Spal, che comunque è dietro la Leonessa, chiamata ad affrontare in sequenza Juve, Parma, Cagliari e Napoli.

Lo diciamo sottovoce perchè quando si ha a che fare con una squadra che non vince da nove giornate è paradossale, ma il Brescia è tra tutte quelle impegnate nella lotta salvezza la squadra con il calendario meno difficile.

Questo mentre il Lecce avrà quattro incroci su quattro con squadre tra le prime sette, la Sampdoria e il Genoa ne affronteranno tre e la Spal due.

Va da sè che per il Brescia siamo alla campanella dell’ultimo giro, quella che invita allo scatto decisivo oppure a lasciare sulla pista tutte le speranze di ritagliarsi un ruolo ancora da protagonista nella corsa. Quella salvezza che per Balotelli e compagni si è maledettamente complicata in questo 2020 nel quale sono stati conquistati appena 2 punti. Il Brescia è rimasto fermo, le altre hanno accelerato com’era normale perchè altrimenti sarebbe stato un gioco al «ciapanò». Questo campionato dà però ancora almeno un’ultima occasione alla squadra che l’anno scorso di questi tempi stava dominando il campionato di serie B. Crederci resta un atto di fede enorme, nel quale solo il tifoso più accanito può imbarcarsi. Ma è anche l’ultima cosa rimasta da fare. È gratis. Se andrà male aiuterà quantomeno a non aver rimpianti. Giochiamoci queste «ultime» quattro. Poi alla cassa. Per i conti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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