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Brescia-Novara: quanti significati in questa Coppa

Suazo per qualificazione e miglioramenti sul gioco. I piemontesi furiosi per il caso ripescaggi
I «tre tenori».  Donnarumma, Tremolada e Torregrossa
I «tre tenori». Donnarumma, Tremolada e Torregrossa
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Molto più di una partita. Dietro a Brescia-Novara (ore 20.30 stadio Rigamonti) ci sono significati più o meno reconditi, dietro a quello evidente della competizione a eliminazione diretta. Se i biancoazzurri, reduci dal soffertissimo match con la Pro Vercelli, sapranno sfruttare il fattore campo allora si ritroveranno a giocare il 5 dicembre con la vincente di Parma-Pisa.  

Il Novara ha le giuste motivazioni per provare lo sgambetto.  Oggi si sfidano un club capitanato da colui che si è messo in prima fila per bloccare i ripescaggi in serie B e una di quelle società che stanno subendo proprio questa presa di posizione. A Novara avevano già fatto festa convinti di essere in pole position per prendere il posto di Cesena, Bari o Avellino: uno champagne che sta andando però di traverso.

Dopo stasera, Cellino tirerà le somme con Marroccu e Suazo per sfruttare al meglio gli ultimi giorni di mercato: l’ultima idea è quella d’intervenire «solo» in attacco, aggiungendo ancora una punta importante. 

Stasera è anche l’ultimo appuntamento utile per continuare a costruire quella mentalità che vogliono Suazo e Cellino: vincente, un calcio propositivo e possibilmente con alternative tattiche.

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