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Brescia, mercato e abbonamenti in stand by in attesa di Bonometti

Marco Bonometti, patron del Brescia, è in Cina: al suo ritorno dovrà dire la sua sull'offerta di Massimo Ciellino
Da sinistra, Alessandro Triboldi, Marco Bonometti, Aldo Ghirardi e Rinaldo Sagramola
Da sinistra, Alessandro Triboldi, Marco Bonometti, Aldo Ghirardi e Rinaldo Sagramola
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Non resta che mettersi comodi e attendere. La Cina è lontana, ma le risposte sul futuro del Brescia, no: in un paio di settimane - non di più - tutto sarà più chiaro.

Avanti con Marco Bonometti o con Massimo Cellino. Delle due, l’una. E con il campionato al via tra un mese - giorno più giorno meno - per forza di cose siamo arrivati al bivio di fronte al quale occorrerà uscire da ogni equivoco.

Marco Bonometti, il patròn del Brescia, colui al quale spetta l’ultima parola, tornerà da un viaggio d’affari in Cina intorno alla fine di questo mese. Subito, prenderà in mano il dossier Brescia che contiene l’offerta d’acquisto ritoccata al rialzo da parte di Massimo Cellino.

Sul piatto sarebbero stati messi soldi per tutti e tutto: per lo stesso Bonometti, facilitatore due estati fa quando il club è stato ad un passo dal fallimento, per il calciomercato e per gli acquisti in grado di cambiare il volto di un organico ad oggi troppo debole, per le vecchie pendenze ancora in capo al club come la rateizzazione già in corso con l’Erario, e anche per Ubi Banca attore tutt’altro che disinteressato al presente-futuro delle rondinelle. Massimo Cellino si sarebbe infatti impegnato a restituire buona parte degli otto milioni di euro versati un anno fa per la ricapitalizzazione del club e per i quali Marco Bonometti ha garantito in prima persona. A tal proposito l’offerta di Cellino avrebbe già incontrato il parere favorevole dei vertici di Ubi, sponsor e partner del club di via Bazoli. Ma l’ultima parola spetterà ovviamente a Bonometti.

Nel frattempo, il Brescia va avanti nella sua quotidianità, ma sostanzialmente può essere sbrigata solo l’ordinaria amministrazione mentre le questioni di mercato restano in sospeso, congelate: l’input d’altronde non può che essere chiesto. Se l’organigramma societario cambiasse volto, spetterebbe ai subentranti il compito di dare la propria impostazione e completare la squadra.

L’ad Sagramola e il diesse Castagnini, ieri a Palazzolo con il presidente Triboldi (e anche la dirigenza ha sentito i cori «meritiamo di più»), si limiteranno dunque in questi giorni soltanto a tenere calde le piste che avevano aperto cercando di temporeggiare su alcune situazioni che si sarebbero già dovute chiudere. In tutto questo, diventa più che probabile anche lo slittamento della presentazione della campagna abbonamenti. Una campagna abbonamenti già pronta da giorni in casa Brescia: si pensava che sarebbe stata presentata nella settimana entrante, ma ora anche questo punto è in dubbio. Ieri il Brescia avrebbe dovuto approfondire col Cagliari per Colombatto: ai sardi è stato ribadito l’interessamento per il giocatore. Più di questo ora non si può fare. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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