Brescia e Pescara, le due vite di Iaconi
Brescia-Peecara è anche la partita del diesse biancazzurro Andrea Iaconi, per 15 anni dirigente degli abruzzesi.
Iaconi vive il match di lunedì sera al Rigamonti (fischio d'inizio alle 20.45) con grande tranquillità: per lui il periodo a Pescara rappresenta comunque un notevole spaccato di vita, "anche perché - ha ricordato - sono cambiate tre dirigenze e sono sempre stato riconfermato. Una soddisfazione personale".
Brescia e Pescara secondo Iaconi sono due realtà imparagonabili, "perché a Pescara si pensa prima al gioco che al risultato. E' un'eredità che probabilmente ha lasciato Galeone. Brescia invece è stata abituata ai nomi, alla serie A, ma come per l'altra realtà anche qui ora si sta tornando a puntare sulla valorizzazione dei giovani del territorio. La società ha ripreso a stringere rapporti, che si erano un po' persi, con le realtà circostanti; lo riteniamo doveroso e serve pure per una politica dei costi".
Già, politica dei costi che porta anche alle voci di mercato: "L'obiettivo - ha detto Iaconi - è quello di rinforzare la squadra e possibilmente di migliorarla. Senza dimenticare che dobbiamo sempre dare un occhio ai conti. Cercheremo di compiere operazioni tali da poter trattenere i giocatori interessati fino a giugno".
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